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Francia, Salvini: "Aspettiamo 15 terroristi da mandare in galera". Parigi: "Non siamo contrari"

"Dopo 37 anni è tornato un delinquente che era in vacanza in Brasile. Adesso aspettiamo che dalla Francia arrivino altri 15 terroristi che in Italia devo andare in galera". L’ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a Ozieri, in provincia di Sassari.

Intanto il ministro agli Affari europei Nathalie Loiseau ha spiegato, in un’intervista al quotidiano Le Monde, che non ci sarebbe "alcun motivo" per il governo di Parigi di opporsi all’estradizione degli ex "terroristi" italiani chiesti da Roma alla magistratura francese.

Loiseau riesamina la vecchia posizione francese promulgata dal presidente Francois Mitterrand (1981-1995) che aveva deciso di non autorizzare l’estradizione di ex attivisti politici che avevano rinunciato alla lotta armata.

"Se la giustizia di un Paese straniero, che rispetta lo stato di diritto, richiede l’estradizione di qualcuno che si è reso colpevole di crimini di sangue, spetta ai giudici decidere. Penso che - continua Loiseau - il nostro Paese abbia vissuto a lungo sottovalutando il trauma del terrorismo in Italia o in Spagna e che abbiamo trattato con indifferenza, che non condivido, la violenza indiscriminata che (il terrorismo; ndr) ha esercitato in alcuni dei nostri Paesi vicini".

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