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Brexit, Juncker gela la Gran Bretagna: "L'accordo non sarà rinegoziato, no deal vicino"

«Il dibattito e il voto di ieri ai Comuni non cambia questo: l’accordo di divorzio non sarà rinegoziato». Così il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker al Parlamento europeo gela la Gran Bretagna sulla Brexit.

L'accordo attuale «resta il solo e il migliore possibile, lo abbiamo detto a novembre, ribadito in dicembre e poi a gennaio - prosegue -. Il voto di ieri a Londra ha acuito il rischio di un’uscita non ordinata e quindi dobbiamo continuare a prepararci per tutti gli scenari, anche i peggiori».

La premier britannica Theresa May «aveva dato il suo impegno personale» per evitare un ritorno a una frontiera dura con l’Irlanda, ma «nessuna rete di sicurezza potrà mai essere sicura se è a durata determinata». Il presidente della Commissione Ue si dice tuttavia «ottimista di natura», cosa che «mi porta a credere che ci sarà un accordo con il Regno Unito. Lavoreremo giorno e notte per farlo accadere e per assicurare che siamo pronti in caso contrario».

«Per noi l’accordo di recesso è e resta l’unico, il migliore per garantire un’uscita ordinata del Regno Unito dall’Ue», gli fa eco il capo negoziatore Ue Michel Barnier alla miniplenaria del Pe a Bruxelles. «Il backstop fa parte dell’accordo di recesso che non sarà rinegoziato - ha aggiunto -. Questo backstop non è dogmatico è una soluzione realistica».

Barnier ha poi precisato che «l'Ue è pronta a lavorare a delle soluzioni alternative al backstop, come è stato chiesto ieri dalla Camera dei Comuni, ma dopo la firma dell’accordo di ritiro». «Ho difficoltà ad accettare questo gioco dello scaricabarile che alcuni» in Gran Bretagna «vogliono giocare contro di noi», dal momento che la premier Theresa May «ha preso le distanze dall’accordo che aveva lei stessa negoziato».

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