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Esplosione a Parigi: Angela in coma farmacologico, ha visto i familiari prima del secondo intervento

Angela Grignano in una foto diffusa dalla famiglia

Sono ancora gravissime le condizioni di Angela Grignano, la ragazza trapanese di 24 anni rimasta ferita nell’esplosione avvenuta ieri a Parigi. La giovane viene tenuta in coma farmacologico, i medici mantengono la riserva sulla vita, anche se stamane hanno diminuito i farmaci per vedere come reagisce la paziente.  Il fratello, padre Giuseppe Grignano, a Parigi insieme ai genitori, ha detto che Angela avrebbe aperto gli occhi mostrando di essere in grado di risvegliarsi.

La giovane rischia l’amputazione della gamba.  Ha aperto gli occhi, incrociando lo sguardo della nonna che in quel momento era al suo capezzale in ospedale. Il risveglio, racconta il fratello Giuseppe che si trova anche lui a Parigi, è avvenuto quando i medici hanno allentato il dosaggio dei farmaci. La donna è appena entrata nuovamente in sala operatoria per il secondo intervento, l'equipe sta tentando di salvarle la gamba sinistra.

«È rimasta una sola arteria ad irrorare la zona sotto il polpaccio», dice all’Ansa il fratello, padre Giuseppe Grignano, raggiunto al telefono. «Nonostante il lungo intervento chirurgico di ieri - aggiunge il fratello della ragazza - i medici non sono riusciti, per le gravissime lesioni all’arto, a ripristinare la circolazione sanguigna. E purtroppo dalla gamba martoriata, Angela continua a perdere sangue».

I medici sono piuttosto cauti e riservati ed al fratello hanno riferito che «è in atto una forte infiammazione all’arto», che potrebbe avere pesanti ripercussioni sulle condizioni generali della paziente». «Siamo nelle mani di Dio», dice il sacerdote.

La giovane, 24 anni, di Trapani, si trova nella capitale francese soltanto da un mese e mezzo. Angela, dopo aver concluso gli studi alla Sapienza di Roma, si era trasferita a Parigi per cercare spazi nel mondo dell’arte e dello spettacolo. Aveva trovato lavoro in un hotel Ibis, e ieri, quando è avvenuto l’incidente, si trovava proprio accanto alla boulangerie esplosa, in rue de Trevise.

Per dieci anni aveva frequentato a Xitta, la frazione di Trapani dove viveva coi genitori (papà elettricista e mamma casalinga), una scuola di danza, la «Crisalide».

La sua insegnante, Eleonora Gualano, la definisce «una combattente. Dopo essere stata mia allieva è stata al mio fianco come assistente. Ha avuto contatti con Cinecittà World, con coreografi e animatori. Il suo obiettivo è sfondare in questo settore».

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