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Migranti, il premier austriaco Kurz all'Ue: "Gli irregolari vanno rimandati a casa"

Sebastian Kurz

«L'Austria è fra i Paesi che ha accolto più profughi. Ci battiamo per una soluzione europea che per me vuol dire difesa dei confini esterni, più aiuti sul posto, accoglienza legale attraverso i resettlement di coloro che noi vogliamo accogliere. Ma chi arriva illegalmente, dopo essere stato salvato, deve essere rimandato nel Paese di transito o di provenienza per poter mettere fine al mercato dei trafficanti». Lo dice il premier austriaco Sebastian Kurz, intervistato dal Messaggero in apertura.

«Ho lottato anni per un cambio di mentalità nella politica migratoria - afferma -. Ovvero, anziché lasciare soli i singoli Paesi, una soluzione comune; anziché una politica dei confini aperti, rafforzamento di Frontex; anziché accoglienza illimitata, lotta all’immigrazione illegale e più aiuti sul posto. La svolta impressa a giugno deve tradursi sul territorio, passo dopo passo, a cominciare da Frontex».

Kurz dice che i migranti arrivati in Austria vanno rimandati nei paesi di prima accoglienza: «noi ci atteniamo agli accordi esistenti di Dublino», «Abbiamo assolto tutte le nostre responsabilità: non possiamo certo accollarci quelle per le quali non siamo responsabili».

Ribadisce quindi la sua posizione sul doppio passaporto agli altoatesini: «Parliamo di doppia cittadinanza nello spirito delle regole dell’Unione europea», e «di per sé non può essere vista male dall’Italia perché pure lei l’ha adottata in alcune regioni, in Slovenia, ma in ogni caso procederemo concordando i prossimi passi con l’Italia» e «Conte è il mio interlocutore diretto».

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