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L'Onu: "La Corea del Nord non ha fermato il suo programma nucleare"

La Corea del Nord «non ha messo fine al suo programma missilistico e nucleare» e continua a violare le sanzioni imposte dall’Onu. È l’accusa contenuta in un rapporto di esperti che ieri è stato presentato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Tra le violazioni si cita in particolare «un ingente aumento nei trasferimenti illegali di petrolio da nave a nave».

Il rapporto di esperti presentato al Consiglio di sicurezza dell’Onu dice inoltre che Pyongyang «ha provato a fornire armi leggere e altro equipaggiamento militare attraverso intermediari stranieri» a Libia, Yemen e Sudan.

Il segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha messo in guardia la Russia, la Cina e altri Paesi contro eventuali violazioni delle sanzioni internazionali alla Corea del Nord. Parlando a Singapore, Pompeo ha sottolineato che Washington non accetterà alcun comportamento che dovesse risultare in una riduzione della pressione esercitata su Pyongyang affinchè il regime abbandoni il nucleare.

In particolare, ha detto, gli Usa ritengono che la Russia abbia violato le sanzioni Onu permettendo la formazione di joint venture con società nordcoreane.

È ancora lunga la strada per la denuclearizzazione della Corea del Nord: ha detto ieri il segretario Pompeo a Singapore. «Il mondo ha chiesto (a Kim, ndr) che proceda in questa direzione rispettando le risoluzioni Onu. Se fanno passi diversi violano le risoluzioni, abbiamo ancora strade da fare per ottenere il risultato che cerchiamo», ha detto Pompeo ai giornalisti.

Gli Stati Uniti hanno chiesto al Consiglio di sicurezza dell’Onu di aggiungere un dirigente di una banca nordcoreana basato a Mosca, oltre a due società e una banca nordcoreane, alla lista nera delle sanzioni delle Nazioni Unite.

L’Olanda, che presiede la commissione sulle sanzioni alla Corea del Nord, ha inviato una lettera ai membri del Consiglio, che avranno fino al 10 agosto per sollevare obiezioni.

Nel mirino Usa c'è il vice direttore della filiale di Mosca della Foreign Trade Bank, Ri Jong Won, che è anche un funzionario del governo nordcoreano. Contro di lui Washington chiede un congelamento degli asset e il divieto di viaggiare.

Le società e la banca nominate nella lista, che verrebbero soggette a un congelamento degli asset, sono la Korea Ungum Corporation, la Dandong Zhongsheng Industry and Trade e la Agrosoyuz Commercial Bank.

 

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