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La Catalogna si ferma contro gli arresti di Sanchez e Cuixart, in migliaia in piazza

BARCELLONA. Decine di migliaia di persone sono scese in piazza questa sera in diverse città della Catalogna per chiedere l'immediata liberazione di Jordi Sanchez e Jordi Cuixart, i leader di Anc e Omnium, le due grandi organizzazioni della società civile indipendentista arrestati ieri per ordine di un giudice spagnolo che li accusa di sedizion'. Candele accese in mano, la folla grida "Libertat!". La concentrazione più grande è in corso a Barcellona.

La Catalogna già si era fermata a mezzogiorno per protestare contro l'arresto deciso da una giudice spagnola dei leader indipendentisti Jordi Sanchez e Jordi Cuixart. In tutte le città ci sono state concentrazioni davanti ai municipi e ai luoghi di lavoro. A Barcellona migliaia di persone hanno partecipato alla concentrazione di Piazza Sant Jaume davanti alla sede del Govern cantando "Libertat!" e Els Segadors. Nella folla il presidente Carles Puigdemont. Il governo catalano condanna come "una vergogna democratica" gli arresti. "Ciò che non aveva osato fare il franchismo lo ha fatto un tribunale del XXI secolo" ha detto. "Due persone innocenti sono state private di libertà da un tribunale incompetente per reati inesistenti".

"Siamo disposti a dialogare con chi vuole dialogare. Ma questa volontà di dialogo non la si può mantenere in un clima di repressione crescente", ha detto il vicepresidente catalano Oriol Junqueras. "Non possiamo essere governati, ha aggiunto, da coloro che usano le istituzioni per commettere ogni tipo di reati e cospirare".

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