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Camion-bomba fa strage davanti a un hotel di Mogadiscio

MOGADISCIO. Strage nel centro della capitale somala Mogadiscio. Un camion-bomba è esploso oggi davanti a un hotel vicino al ministero degli Esteri e ha causato la morte di almeno 30 persone e il ferimento di 15. La strada in quel momento era molto affollata e la deflagrazione ha anche fatto crollare in parte il Safari Hotel, intrappolando persone sotto le macerie.

Secondo le informazioni fornite dalla polizia somala, la devastante esplosione è avvenuta mentre l’automezzo saltato in aria veniva seguito dalle forze dell’ordine in quanto ritenuto "sospetto». Testimoni hanno riferito che la deflagrazione «è stata la più forte mai sentita in anni recenti a Mogadiscio» e che la strada in quel momento era molto affollata.

Il capitano Mohamed Hussein ha affermato che il camion-bomba era pieno di esplosivo e avrebbe dovuto colpire «un albergo» nel distretto di Hodan, zona sede di molti uffici pubblici tra cui il ministero degli Esteri, ristoranti, negozi e hotel. In effetti la deflagrazione ha gravemente danneggiato il Safari Hotel e dopo ore i soccorritori cercavano ancora persone rimaste intrappolate sotto le macerie. La zona è stata isolata con numerosi posti di blocco e le ambulanze fanno la spola a sirene spiegate tra l’area colpita e gli ospedali.

Testimoni hanno riferito anche di aver sentito colpi d’arma da fuoco e di ritenere che vi sia stato un conflitto a fuoco tra polizia e «terroristi». Qualcuno ha raccontato di aver visto a terra corpi, scarpe e ciabatte insanguinate. I vetri delle finestre di numerosi edifici sono andati in frantumi mentre alcuni veicoli sono stati rovesciati dall’onda d’urto della deflagrazione e si sono incendiati. Una grande nuvola di fumo si è vista da lontano per ore. «C'era molto traffico e la strada era piena di gente a piedi e di autovetture - ha raccontato sconvolto Abdinur Abdulle, cameriere in un vicino ristorante - E' un disastro».

In serata la polizia ha riferito anche di una seconda bomba esplosa successivamente nella capitale facendo due morti nel distretto di Madina.
L’attentato odierno avviene due giorni dopo l’incontro a Mogadiscio tra esponenti del Comando americano in Africa e il presidente somalo Mohamed Abdullahi Mohamed Farmajo. E sempre due giorni fa si erano dimessi dal governo somalo il ministro della Difesa, Abdirashid Abdullahi Mohamed e il capo delle forze armate, generale Mohamed Ahmed Jimale.

Il gruppo integralista islamico al-Shabaab ha aumentato negli ultimi tempi gli attacchi contro basi militari nella Somalia centrale e meridionale. L’esplosione di oggi non è stata rivendicata ma i jihadisti al-Shabaab spesso hanno preso di mira anche zone strategiche di particolare interesse nella capitale. E le autorità sono propense a ritenerli responsabili dell’attacco.

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