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Migranti, l'Ue: arrivi in calo, grande risultato dell'Italia

CERNOBBIO. "È bene che i flussi migratori siano recentemente diminuiti. Questo è un grande risultato che molto deve all'efficace azione dell'Italia e del Governo Gentiloni". Così il vice presidente Ue, Frans Timmermans al Forum Ambrosetti di Cernobbio.

''Stiamo ancora sviluppando gli elementi della soluzione globale necessaria per questo fenomeno di lungo periodo. L'Italia e la Commissione ci lavorano attivamente e congiuntamente ma una soluzione stabile non potrà esimere da una vera solidarietà di tutti i partner europei".

"Fino a quando le legittime paure dei nostri cittadini non avranno risposta, ci sarà spazio per la politica della paranoia, dell'intolleranza, della xenofobia, del nazionalismo, dell'esclusione come finta soluzione. Non possiamo né arrenderci né sottovalutare il rischio di questa sfida'', con un intervento centrato sull'Europa, il vice presidente Ue Frans Timmermans ha aperto la seconda giornata del Forum Ambrosetti annunciando l'avvio di una nuova fase di riflessione dal discorso sull'Unione che il presidente Juncker.

Alla giornata del Forum centrata proprio sull'Europa, il vice presidente ha messo l'accento sul cambio di clima partendo dal titolo del dibattito, che negli anni passati parlava di dissoluzione e ora di ''agenda per cambiare''.

Il rischio non è certo sparito, ha fatto capire ma ora si riparte dalle analisi fatte ''a Bratislava e a Roma'' dove ''i Ventisette hanno riconosciuto che, benché imperfetta, L'Unione rimane il miglior strumento per affrontare le sfide odierne''. ''Non dimentichiamo - ha sottolineato in un passaggio - che l'Europa è il frutto di una scelta coraggiosa fra alleati improbabili''.

Ci sono ora elementi di ottimismo, come la ripresa economica che si rafforza e i migranti che diminuiscono (''un grande risultato che molto deve all'efficace azione dell'Italia e del governo Gentiloni''), ma soprattutto c'è l'avvio di una nuova fase da affrontare ''ambiziosi quando necessario, umili quando possibile'' dando ''priorità nell'agire e non agendo a priori''.

Quello che Timmermans ha definito un ''nuovo metodo di lavoro'' che prevede un ''maggiore coinvolgimento'' sarà segnato dal discorso sull'Unione che Junker farà il prossimo 13 settembre che aprirà una riflessione sul futuro. ''Su queste basi alla fine dell'anno - ha detto Timmermans - il Consiglio Europeo potrà trarre le prime conclusioni e decidere gli interventi necessari in tempo per le elezioni del Parlamento Europeo del giugno 2019 e la Commissione che verrà.

Alla fine di questo processo avremo certamente un'Europa diversa. Io credo che potrà essere un'Europa di nuovo orgogliosa delle sue conquiste e capace di forgiare il proprio destino. Un'Europa dove i cittadini si sentano protetti e credano nel futuro, dove la politica della speranza abbia sconfitto quella della paura''.

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