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Dazi Usa sui prodotti europei e italiani, la Piaggio: "La Vespa arriverà dal Vietnam"

ROMA. "Non possiamo fare la guerra all'America. Speriamo che si sgonfi tutto. Comunque non sono sicuro che saremo toccati. Piaggio produce le Vespe anche in Vietnam. E non è ancora chiaro se questi nuovi dazi colpiranno il marchio e i codici che identificano i prodotti o il Paese che li produce. Perché se fosse una misura contro il Paese, noi potremmo aggirarla facilmente vendendo in America le Vespe prodotte in Vietnam". Lo dice al Corriere della Sera Roberto Colaninno, presidente e amministratore di Piaggio, a proposito dei dazi che l'amministrazione Trump sta considerando sui prodotti Ue. "Una guerra commerciale? Non lo so. Di certo non è un bacetto", commenta il manager.

"A febbraio Piaggio ha partecipato a un' udienza pubblica a Washington, insieme con altri produttori europei di due ruote che esportano negli Usa, nell'ambito dell'istruttoria del Rappresentante del Commercio per decidere se portare la questione dei dazi davanti al Congresso".

"Abbiamo fatto i numeri di quanto vale l'export americano verso l'Europa di motociclette Harley Davidson e prodotti equivalenti. Non c'è confronto. Inoltre, dal punto di vista economico, un'eventuale levata di dazi non ci penalizzerà molto. L'export di Piaggio verso gli Stati Uniti vale meno del 5% del nostro fatturato. Piuttosto a soffrire saranno altri, visto che questa misura protezionistica colpirebbe tutti i veicoli a due ruote fino a 500 cc. Altri marchi europei patiranno molto di più". Colaninno pensa "all'austriaca Ktm, ma anche alla tedesca Bmw".

"Questa crociata protezionistica ci procura più un danno di immagine che finanziario. Probabilmente ci hanno tirato in ballo perché la Vespa è un simbolo, un nome conosciuto in tutto il mondo".

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