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Strade chiuse, inviato Usa: "Jihadisti in trappola, moriranno a Mosul"

La trincea dei Peshmerga sul fronte orientale a 3-4 chilometri dall'ingresso di Mosul

ROMA. Ogni miliziano dell'Isis rimasto a Mosul morirà. Lo ha detto l'inviato americano nella coalizione internazionale Brett McGurk, parlando con i giornalisti domenica da Baghdad, nel pieno dell'offensiva per liberare la roccaforte jihadista in Iraq.

McGourk - rende noto la Bbc - ha spiegato che le truppe irachene hanno chiuso l'ultima strada per uscire dalla città, intrappolando i miliziani nella parte ovest: "Ogni combattente rimasto a Mosul sta per morire là. Noi siamo impegnati non solo per sconfiggerli, ma anche per assicurarci che non possano scappare".

Il generale Maan al-Saadi, che guida l'antiterrorismo, ha detto che le forze governative controllano "oltre un terzo" di Mosul ovest, ed ha stimato che la liberazione di questa ultima parte di città sarà più semplice rispetto a quanto fatto per la zona est, che ha richiesto oltre cento giorni. L'offensiva per strappare definitivamente Mosul all'Isis è scattata lo scorso 5 marzo.

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