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Un giorno senza immigrati: l'America si ferma, negozi chiusi contro Trump

NEW YORK. Come si vivrebbe in una America senza immigrati? Per capirlo è stata lanciata un'iniziativa in tante città Usa invitando residenti, cittadini e clandestini a «non andare al lavoro e a scuola», in segno di protesta contro il giro di vite deciso dal presidente Donald Trump.

Nel giorno in cui il tycoon ha annunciato che la prossima settimana firmerà un nuovo decreto per «proteggere i confini del Paese», ai quattro angoli degli Stati Uniti cuochi, carpentieri, negozianti, camerieri e addetti alle pulizie hanno deciso di incrociare le braccia per dimostrare l'importanza degli immigrati nella società ed economia a stelle e strisce.

All'iniziativa, che si è diffusa con un tam tam sui social media, hanno preso parte persone da Washington a Philadelphia, da New York ad Austin, e si sono uniti anche diversi proprietari di negozi e ristoranti, in segno di solidarietà ai propri impiegati.

Nella Grande Mela, per esempio, il progetto ha raccolto l'appoggio di Eric e Bruce Bromberg, proprietari dei ristoranti Blue Ribbon.

«Con il massimo rispetto e comprensione per i nostri dipendenti, amici e familiari, la maggior parte dei ristoranti Blue Ribbon a New York (Blue Ribbon Brasserie, Brooklyn, Sushi, Sushi Bar & Grill, Sushi Izakaya, Hi-Bar, e Downing Street Bar) rimarrà chiusa giovedì in sostegno dei nostri dipendenti», è scritto sul sito, con l'hashtag #ADayWithoutImmigrants.

A Washington, invece, ha deciso di partecipare all'iniziativa il celebre chef Josè Andrès, lo stesso che nel 2015 ha fatto parlare di sè dopo aver mandato a monte la trattativa per aprire un ristorante all'interno del Trump International Hotel di DC, a causa delle dichiarazioni dell'allora candidato repubblicano contro i messicani.

«È un modo per dire che amiamo questo Paese», ha spiegato Andrès, che ha deciso di chiudere cinque ristoranti (dove i lavoratori immigrati costituiscono il 65% del suo personale) con una perdita stimata di circa 100 mila dollari di entrate. Ad aderire sono stati anche idraulici, operai del settore delle costruzioni e falegnami. Mentre a Midwood, Brooklyn, sono rimasti con le serrande abbassate diversi negozi di proprietà di immigrati pachistani.

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