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Trump e il dossier sui presunti rapporti con i russi, Cnn: "Ci sono le prime conferme"

ROMA. «Per la prima volta» gli inquirenti statunitensi hanno «trovato conferme» in alcuni delle conversazioni descritte nel dossier stilato da un ex agente del Mi6, il servizio di spionaggio britannico all’estero, su Donald Trump. Lo afferma la Cnn, citando conferme avute da diversi funzionari dell'ìntelligence e della Giustizia Usa.

Le «conferme non riguardano gli aspetti piccanti del rapporto, ma alcuni colloqui tra cittadini stranieri che effettivamente si sono svolti nei tempi e nei modi descritti nel rapporto». Questo ha dato agli 007 Usa e agli inquirenti «maggiore fiducia» nella credibilità del dossier.

 

Come riporta il Corriere della sera, nel rapporto, presentato il 10 gennaio scorso all’ex presidente Barack Obama e al neo eletto Donald Trump, si sostiene che il governo russo abbia ottenuto «informazioni personali e finanziarie compromettenti» su Trump.

Contattato per un commento dall'emittente Usa - la prima ad aver confermato l'esistenza del dossier - , il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer ha detto «continuiamo a essere disgustati dalle fake news della Cnn». Nessun commento invece dal Fbi, dalla Cia, dal Dipartimento di Giustizia.

I funzionari che hanno rivelato le prima conferme alla Cnn hanno sottolineato che «le conversazioni a cui ci si riferisce sono esclusivamente tra cittadini stranieri, inclusi elementi legati o direttamente del governo, intercettati durante operazioni di routine dell'intelligence».

Alcune delle persone intercettate «sono note alla community dell'intelligence Usa per essere stati pesantemente impegnati nella raccolta di informazioni dannose per Hillary Clinton e favorevoli a Trump». Le fonti hanno sottolineato alla Cnn di non aver ancora elaborato alcun giudizio sull'ipotesi che il governo russo abbia informazioni compromettenti su Trump.

Il dossier sul neo-presidente Usa è stato realizzato dall'ex agente del Mi6 britannico Cristopher Steele, a suo tempo operativo a Mosca. I contenuti sono altamente compromettenti per Trump: dai festini hard in un hotel di Mosca alle tangenti pagate per ingraziarsi le autorità russe in vista di possibili affari, fino ai contatti con l'intelligence di Mosca sull'hackeraggio dello staff di Hillary Clinton.

 

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