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Italiano ucciso in Brasile, mandato arresto per altre due persone

Roberto Bardella

ROMA. Altri due mandati di arresto sono stati spiccati in Brasile per l'omicidio di Roberto Bardella, il 52enne di Jesolo ucciso l'altro ieri dopo essere finito per sbaglio con la sua moto nella 'favela' Morro dos Prazeres di Rio de Janeiro.

A quanto si apprende da fonti investigative si tratta di Raphael Correia Pontes, detto Pedro De Lara, 33 anni, e Bruno Goncalves Campos Ferreira, detto Gordinho o Bigode De Foca, 34 anni. In tutto sono così 9 i responsabili ricercati a vario titolo, in tutto il territorio della città di Rio de Janeiro.

Le indagini dei brasiliani sono seguite dall'ufficiale di collegamento italiano del Servizio di cooperazione Internazionale di Polizia - Scip della Criminalpol - di stanza proprio nella cittá carioca.

Intanto Rino Polato, il turista salvatosi nell'agguato dell'8 dicembre, racconta i momenti seguiti alla uccisione dell'amico Roberto: "Appena ho visto Roberto al suolo sono stato subito accerchiato e preso in ostaggio. Da quel momento la storia è terribile, fino a quando mi hanno miracolosamente rilasciato, dopo circa due ore mezzo in cui ho pensato di morire".

"Io e Roberto - spiega in una nota diffusa in accordo con la famiglia Bardella, dopo il suo rientro in Italia - eravamo rientrati dalla visita al Cristo Redentore di Rio e stavamo uscendo dalla città in direzione nord, verso la costa, quando, seguendo le indicazioni del navigatore, siamo entrati nel quartiere, poi dimostratosi luogo pericolosissimo". "Sono bastati pochi secondi in cui Roberto, davanti a me in moto - aggiunge -, si è introdotto nelle strade del quartiere che, una banda probabilmente di delinquenti comuni ci ha attaccato, forse scambiandoci per poliziotti, facendo fuoco su Roberto".

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