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Due attentati a Baghdad per mano dell'Isis: 126 le vittime, 150 i feriti

Almeno 78 persone sono rimaste uccise a Baghdad domenica mattina in due attentati con esplosivi in quartieri sciiti. Un'autobomba è esplosa nel quartiere di Karada, in centro città, uccidendo 18 persone e ferendone 45

BAGHDAD. E  salito ad almeno 126 morti il bilancio delle vittime del doppio attentato a Baghdad. Lo riferiscono le autorità irachene. Il primo, rivendicato dall'Isis, che ha provocato 86 morti - tra cui almeno 15 bambini - e oltre 150 feriti, ha colpito una zona dello shopping molto centrale, nel quartiere sciita di Karada. L'autobomba è esplosa intorno alla mezzanotte, quando la strada era piena di giovani e famiglie, usciti in strada dopo la fine del digiuno del Ramadan.

"E' stato come un terremoto", ha raccontato Karim Sami, un venditore ambulante che ha assistito alla scena. Il secondo attentato, in una zona nord della capitale irachena, ha ucciso cinque persone ferendone almeno altre 16.

Il governo di Baghdad, controllato dagli sciiti, ha ripreso di recente il controllo di Falluja, roccaforte dei sunniti e del Califfato, con l'aiuto dei pasdaran iraniani e di milizie sciite locali. L'Isis (espressione del fondamentalismo sunnita) ha spesso colpito per ritorsione quartieri sciiti della capitale.

Nella capitale irachena questa mattina c'è stata anche l'esplosione di una seconda autobomba nella parte orientale che ha provocato altri cinque morti e 16 feriti.  Le cifre sulle vittime sono state confermate da funzionari e da fonti mediche.

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