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Più profughi al confine, l'Austria schiera ottanta poliziotti al Brennero

VIENNA. Dato l'intensificarsi dell'afflusso dei profughi al confine del Brennero negli ultimi giorni, l'Austria da martedì prossimo 24 maggio intende schierare 80 poliziotti al confine italo-austriaco. Mentre in un primo momento le rassicurazioni di maggiori controlli da parte dell'Italia avevano tranquillizzato gli austriaci, che avevano iniziato a costruire una struttura di recinzione per provvedere ai controlli, ora con l'arrivo di gruppi di profughi che cercano di varcare il confine perlopiù a piedi, la situazione sembra mutare. Il ministro degli interni austriaco Wolfgang Sobotka avrebbe assicurato al presidente del Land Tirolo Günther Platter che da martedì al Brennero ci saranno 80 poliziotti in più per svolgere quei controlli che attualmente si possono svolgere nei limiti degli accordi di Schengen.

"Abbiamo grande rispetto per le campagne elettorali degli altri Paesi, ma abbiamo soprattutto grande rispetto per la verità". Lo afferma il sottosegretario all'Interno, con delega all'immigrazione, Domenico Manzione, secondo cui le dichiarazioni del presidente del Land Tirolo Platter, sulle promesse che l'Italia non avrebbe mantenuto a proposito dei controlli sui migranti al Brennero, "non trovano conforto nei dati e spiace che vengano da un'autorità che ha concordato con noi la strategia di intervento". "Per i flussi alla frontiera - precisa Manzione, replicando a Platter - abbiamo pattuglie miste che controllano i treni. Abbiamo mandato 50 uomini in più per potenziarle. I numeri delle persone intercettate è assai modesto". Il sottosegretario cita il caso di oggi: "14 persone in tutto di cui 5 richiedenti asilo in altri Paesi, 4 espulsi dall'Italia, 2 minori, un arrestato, 2 riammessi dall'Austria. Quindi questi ultimi sarebbero i soli ad avere attraversato la frontiera irregolarmente"

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