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Alpinista olandese muore sulla vetta dell'Everest

KATHMANDU. Un alpinista olandese, Eric Arnold, è morto ieri in Nepal dopo essere riuscito a raggiungere la vetta dell'Everest. Lo riferisce oggi il quotidiano The Himalayan Times di Kathmandu ricordando che si tratta del secondo scalatore straniero della stagione deceduto in Nepal.

Il responsabile dell'agenzia 'Seven Summit Treks', Pemba Sherpa, ha indicato che durante la discesa dalla cima della montagna più alta del mondo Arnold, che era riuscito nell'impresa al suo quinto tentativo, ha cominciato a sentirsi male ed è poi morto dopo aver raggiunto il campo base IV.

Tre giorni fa il gruppo di 464 scalatori stranieri e nepalesi si trovava sulle pendici del monte Everest in attesa di raggiungere la sua vetta nei prossimi quattro giorni, dopo gli 88, di cui 36 stranieri, che lo hanno fatto.

I responsabili del Dipartimento della montagna nepalese avevano avvertito che il settore superiore
della montagna più alta del mondo è flagellato da forti venti che hanno indotto molti alpinisti a scendere verso i campi base inferiori.

L'alto numero di scalatori impegnati nell'ascesa all'Everest, ha indicato ancora il ministero del Turismo, fa sì che in un solo giorno, quando le condizioni atmosferiche lo permetteranno, almeno 200 di essi raggiungeranno la cima.

Negli ultimi due anni, a causa prima di una tragedia e poi del terremoto del 2015, nessun alpinista ha potuto raggiungere la vetta dell'Everest con gravi pregiudizi per il turismo, principale fonte di valuta del Nepal.

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