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Isis, capitano esercito Usa accusa Obama: "E' guerra illegale"

NEW YORK. Un capitano dell'esercito americano fa causa al presidente Barack Obama, accusandolo di essere impegnato in una «guerra illegale» contro l'Isis in Iraq e in Siria. Lo riporta il Washington Post, sottolineando che nell'azione legale il capitano Nathan Michael Smith ritiene che Obama non abbia l'autorizzazione per la campagna anti-Isis perchè non ha ottenuto l'autorizzazione del Congresso in base alla War Powers Resolution del 1973.

«Il presidente sta abusando delle limitate autorizzazioni del Congresso per l'uso della forza limitare come un assegno in bianco per condurre una guerra contro nemici che si è scelto, senza barriere geografiche o temporali», si legge nell'azione legale avviata da Smith insieme all'avvocato per i diritti umani David Remes. Smith, attualmente dispiegato in Kuwait, è entrato nell'esercito nel 2010. Ha servito in Afghanistan ed era favorevole agli attacchi contro l'Isis in Iraq e in Siria nell'agosto e nel settembre del 2014. Ma con il passare del tempo ha iniziato a notare che in molti negli Stati Uniti erano preoccupati per lo spingersi troppo oltre del presidente.

«Ho iniziato a chiedermi, 'questa è la guerra dell'amministrazione o è la guerra dell'America? La Costituzione ci dice che il Congresso dovrebbe rispondere a questa domanda, ma il Congresso è assente ingiustificato».

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