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Panama, Cameron: vendute quote per evitare conflitto d'interessi

Ho venduto le quote del fondo Blairmore prima di diventare primo ministro perché "volevo evitare un conflitto di interessi"

David Cameron - Sarebbe coinvolto il padre

LONDRA. Ho venduto le quote del fondo Blairmore prima di diventare primo ministro perché "volevo evitare un conflitto di interessi". Lo ha detto il premier britannico David Cameron riferendo alla Camera dei Comuni sul suo coinvolgimento nello scandalo dei Panama Papers e i suoi interessi nella società offshore creata dal padre Ian Cameron.

Il premier britannico David Cameron, intervenendo alla Camera dei Comuni, ha promesso una "vigorosa" azione del governo nel contrastare l'evasione fiscale internazionale. Fra queste, una legge per punire penalmente chi facilita l'evasione e un accordo per una maggiore trasparenza con alcuni territori d'oltremare britannici, che operano come paradisi offshore

David Cameron non ha chiarito gli interrogativi sulle sue finanze, cambia discorso ed il suo intervento è stato un "capolavoro nell'arte della diversione". Lo ha detto alla Camera dei Comuni il leader laburista Jeremy Corbyn, secondo cui le regole per i "super ricchi" non sono le stesse di quelle per tutte le altre persone

David Cameron "non capisce quanto la gente sia arrabbiata" in Gran Bretagna per le rivelazioni sul fondo offshore della sua famiglia a Panama. Lo dice il leader dell'opposizione laburista Jeremy Corbyn replicando al premier conservatore ai Comuni. Sotto il suo governo - accusa Corbyn - "siamo passati attraverso sei anni di schiacciante austerity". E forse sarebbe stato possibile evitare di "spennare il Paese se i super ricchi non avessero rifiutato di pagare le loro tasse".

Il premier britannico David Cameron ha definito alla Camera dei Comuni "offensive e profondamente false" le accuse contro suo padre nella bufera sui Panama Papers.

Ho venduto le quote del fondo Blairmore prima di diventare primo ministro perché "volevo evitare un conflitto di interessi", ha detto il premier britannico David Cameron riferendo alla Camera dei Comuni sul suo coinvolgimento nello scandalo dei Panama Papers e i suoi interessi nella società offshore creata dal padre Ian Cameron. ''Non ha precedenti'' ma è stata ''necessaria'' la pubblicazione delle mie dichiarazioni dei redditi, ha detto ancora il premier britannico David Cameron intervenendo ai Comuni. Cameron auspica che facciano lo stesso gli aspiranti primi ministri e i cancellieri dello Scacchiere ma non tutti i deputati, dato che per loro c'è già un efficiente sistema di controllo.

Cameron ha poi promesso una "vigorosa" azione contro l'evasione fiscale internazionale. Tra le msure anche una legge per punire penalmente chi facilita l'evasione e un accordo per una maggiore trasparenza con alcuni territori d'oltremare britannici, che operano come paradisi offshore

Dura la replica dell'oppozione: David Cameron non ha chiarito gli interrogativi sulle sue finanze, cambia discorso ed il suo intervento è stato un "capolavoro nell'arte della diversione", ha detto il leader laburista Jeremy Corbyn, secondo cui le regole per i "super ricchi" non sono le stesse di quelle per tutte le altre persone

La 'resa dei conti' alla Camera dei Comuni dove il premier britannico riferisce sul suo coinvolgimento nello scandalo dei Panama Papers. Intanto lo scandalo si è allargato e coinvolge perfino Edward Troup, l'attuale capo dell'Agenzia delle Entrate di Sua Maesta' (Hmrc), ente che ora deve guidare le investigazioni sui paradisi offshore. Secondo il Guardian, quando era avvocato collaborò col fondo Blairmore, creato in Centro America dal defunto padre di Cameron e nel quale il primo ministro ha dovuto alla fine ammettere d'aver posseduto quote.

Salita la pressione mediatica e politica anche sul cancelliere dello Scacchiere britannico, George Osborne, affinché pubblichi le sue dichiarazioni dei redditi, come già fatto dal premier David Cameron e da molti altri deputati nelle ultime ore dopo lo scandalo dei Panama Papers. Un portavoce di Downing Street è sembrato dello stesso avviso, come sottolineano i media del Regno, affermando che "premier, aspiranti primi ministri e cancellieri dello Scacchiere" devono mostrare "più trasparenza" con il rendere pubbliche le informazioni sulle loro tasse

Il primo ministro britannico ha reso pubbliche le sue dichiarazioni dei redditi, come promesso di fronte alle polemiche dello scandalo Panama Papers, aveva anticipato la Bbc, mentre le anticipazioni di ieri fanno già trapelare nuovi 'sospetti' nell'analisi di questi dati. La Bbc precisa che, stando all'ultima dichiarazione dell'anno fiscale 2014-15, il premier britannico ha pagato in particolare 76.000 sterline di tasse, su un imponibile indicato in oltre 200.000 sterline. Sulla base dei dati resi noti, il Sunday Times avanza sospetti sulla donazione da 200.000 sterline che il premier britannico avrebbe ricevuto dalla madre nel 2011, dopo la morte nel 2010 del padre Ian, titolare di un fondo offshore denunciato dai Panama Papers. Si tratta di denaro dietro cui potrebbe in realtà nascondersi un'ulteriore quota di eredità paterna (oltre le 300.000 sterline già dichiarate) sottratta al pagamento della tassa di successione.

Dopo aver ammesso quel che in un primo momento aveva negato (o se non altro tentato di aggirare), Cameron ha in ogni modo escluso di nuovo ogni irregolarità. "Ho venduto le quote che possedevo quando sono diventato primo ministro e pagato le tasse previste", ha ripetuto, deviando quindi il discorso sull'amore paterno ("Ho avuto un papà meraviglioso e mi manca ogni giorno, sono ovviamente molto irritato per ciò che certe persone dicono di lui"). Infine ha rinnovato l'impegno, preso in effetti anni fa, a rendere noti i suoi redditi, attuali e del passato, per essere "aperto e trasparente".

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