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"Baby reporter" a 9 anni, alle critiche risponde: "E' il mio lavoro"

WASHINGTON. Hilde Kate Lysiak a nove anni vuole fare la giornalista sul serio, anzi la cronista di 'nera', e per il giornalino che aveva dapprima creato artigianalmente dalla sua cameretta e poi lanciato sui social network lo scorso weekend è riuscita a 'coprire' una storia di omicidio. Ma la vicenda ha subito scatenato una pioggia di critiche.

Con l'aiuto del padre giornalista e della sorella dodicenne, Hilde aveva lanciato già nel 2014 l'Orange Street News. Un foglio 'fatto in casa' poi evolutosi in versione web e con una sua pagina su Facebook, fino a diventare una fonte di informazione locale nella cittadina di Selingsgrove. Tutto bene se si tratta di denunciare piccoli atti di vandalismo nei dintorni o qualche episodio minore di gestione degli spazi pubblici.

Lo scorso sabato però in città c'è stato un omicidio e la giovanissima cronista, grazie ad una soffiata, si è fiondata a raccogliere informazioni sul luogo del delitto. Immediate su Facebook le razioni sdegnate e scandalizzate, con il dito puntato anche contro i genitori considerati irresponsabili per averle permesso di mettersi in una situazione anche rischiosa.

Hilde è però andata su tutte le furie quando qualcuno ha sottolineato: «Una bambina di nove anni deve giocare con le bambole non cercare di fare la giornalista» ed è partita al contrattacco appellandosi addirittura al dovere di cronaca: «Se volete che smetta di coprire le notizie allora staccatevi dai vostri pc e fatelo voi».

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