Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Attacco al pub di Tel Aviv, continua la caccia al killer: città semideserta

TEL AVIV. A due giorni dall'attacco ad un pub in cui due avventori sono rimasti uccisi, a Tel Aviv prosegue serrata la caccia al killer identificato dai servizi segreti in Nashad Melhem (29), un arabo israeliano. In città resta forte la tensione perchè l'uomo non ha finora ascoltato gli appelli dei familiari ad arrendersi, e risulta armato. Secondo la polizia, potrebbe anche essere responsabile dell'uccisione di un tassista, durante la fuga.

In questa atmosfera di ansia, molti genitori hanno preferito tenere in casa i figli e nella zona dell'attacco le scuole sono semideserte.

Intanto il sindaco di Tel Aviv, Ron Hulday (laburista) ha polemizzato col premier Benyamin Netanyahu che ieri, dopo un sopralluogo nel pub, ha avuto parole dure di recriminazione nei confronti della popolazione araba in Israele, da cui si attende prove di «fedeltà al Paese». Secondo Hulday «Netanyahu è frustrato perchè non riesce a risolvere le questioni di sicurezza».

L'attacco è avvenuto nel pub Hasimta', nella centrale via Dizengoff, nell'ora di punta che precede il riposo sabbatico. Testimoni riferiscono che l'assalitore indossava una giacca grigia ed un passamontagna nero. Ha sparato una trentina di colpi con un'arma automatica, colpendo gli avventori che festeggiavano un compleanno. Secondo un bilancio aggiornato, due persone sono morte e altre sette sono state ferite. Dopo l'attacco l'uomo si è allontanato a piedi e ricerche sono adesso in corso negli edifici della vicina via Reines.

Sul web circola intanto anche un'immagine che mostrerebbe il volto del presunto assalitore. Il sindaco di Tel Aviv Ron Hulday ha intanto seccamente smentito voci diffusesi in un primo momento secondo cui obiettivo dell'attacco potevano forse essere omosessuali. "No, non hanno niente a che vedere", ha detto alla televisione.

Caricamento commenti

Commenta la notizia