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Via alle elezioni in Spagna, partiti anti-casta all'attacco

MADRID. Oltre 36 milioni di spagnoli sono chiamati alle urne oggi per le elezioni legislative, definite cruciali e da molti considerate una svolta per la democrazia - finora bipartitica - nata dopo la morte del dittatore Francisco Franco. Per la prima volta sono in lizza per la Moncloa, sede della presidenza del governo, quattro partiti: oltre ai tradizionali Pp, del premier Mariano Rajoy, e Psoe, guidato da Pedro Sanchez, sono presenti anche i due movimenti anti-casta Podemos di Pablo Iglesias e Ciudadanos di Albert Rivera. Gli spagnoli dovranno eleggere 350 deputati e 206 dei 261 senatori (gli altri 55 sono designati dalle regioni. Il Senato in Spagna non vota la fiducia al governo). Le urne, che vengono aperte alle nove ora locale e italiana, chiuderanno alle 20, quando saranno diffusi i primi exit poll. Risultati reali attendibili dovrebbero essere disponibili verso mezzanotte. Il risultato definitivo ufficiale, che terrà conto anche del voto degli spagnoli all'estero, dovrebbe essere reso pubblico dopo due giorni.

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