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Bangladesh, missionario italiano ferito: l'Isis rivendica il tentato omicidio

DACCA. L'Isis ha rivendicato il tentato assassinio del missionario italiano Piero Parolari, avvenuto ieri in Bangladesh. Lo riferisce il Site. Intanto, la polizia bengalese ha arrestato un politico locale del partito islamico Jamaat-e-Islami e fermato diverse persone in connessione con il ferimento del missionario italiano. Lo riporta oggi il sito online Bdnews24.com citando un responsabile del commissariato di Dinajpur Kotwali. L'uomo si chiama Mahbubur Rahman Bhutto ed è segretario generale della sezione della Jamaat nel distretto di Dinajpur, nel nord del Paese, dove vive e lavora il religioso.

Secondo la fonte, il commando di tre militanti che hanno sparato a Parolari «potrebbe essere lo stesso che ha attaccato gli altri due stranieri», ovvero il cooperante italiano Cesare Tavella freddato a settembre a Dacca da colpi di pistola e il cittadino giapponese ucciso pochi giorni dopo a Rangpur.  I tre assalitori non sono ancora stati identificati. Sul luogo gli investigatori hanno trovato un bossolo vuoto e gli occhiali del prete. Il missionario ha riportato una ferita dietro la testa provocata da un proiettile e un'altra sulla fronte che presumibilmente è stata causata dalla caduta dalla bicicletta.

Intanto, nell'ultimo numero della rivista dell'Isis 'Dabiq' c'è un riferimento all'omicidio di Tavella come una operazione dei militanti islamici. La citazione è a pagina 41 in un articolo dedicato al 'revival della jihad' in Bangladesh. L'Isis accusa inoltre il governo di Dacca di mentire apertamente sulla presenza del Califfato sul proprio territorio.

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