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Blitz in Turchia, arrestati 20 sospetti affiliati all'Isis

L'operazione si è svolta nella provincia meridionale di Antalya, dove tra una settimana verrà ospitato il summit del G20

ISTANBUL. L'antiterrorismo della Turchia ha arrestato, con un blitz all'alba di oggi, almeno 20 sospetti affiliati all'Isis nella provincia meridionale di Antalya, dove tra una settimana verrà ospitato il summit del G20. Lo riferiscono media locali.

Mercoledì invece la polizia turca ha fermato altri 41 aspiranti «foreign fighter» dell'Isis all'aeroporto Ataturk di Istanbul in arrivo da Casablanca. I potenziali jihadisti, diretti in Siria, sono 40 marocchini e un siriano. Alcuni di loro avrebbero confessato l'intenzione di combattere a fianco dell'Isis. Tra i fermati, 20 sono già stati espulsi mentre altri 21 dovrebbero lasciare oggi la Turchia.

La polizia delle Maldive intanto ha effettuato stamani un raid negli uffici della televisione privata Sangu TV per sequestrare del materiale connesso a un sospetto video dell'Isis in cui si minaccia di uccidere il presidente Abdulla Yameen Abdul Gayoom. Lo riferisce Haveeru online.

Il responsabile dell'emittente ha detto che la polizia «ha interrotto le trasmissioni per alcune ore e sequestrato tutti gli hard disk dei computer». Gli agenti avevano un mandato di perquisizione basato su informazioni dei servizi segreti. Di recente, su Youtube era comparso un video con la sigla dell'Isis in cui tre uomini a volto coperto minacciavano di morte il presidente se non accettava alcune richieste, tra cui la liberazione di un leader islamico.

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