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Attacco talebano a carcere afghano, 355 evasi: "148 molto pericolosi"

GHAZNI. Un commando di talebani, fra cui alcuni kamikaze, ha attaccato la notte scorsa il carcere centrale della provincia orientale di Ghazni liberando oltre 350 detenuti. Lo ha confermato oggi all'ANSA un responsabile locale. «Stiamo facendo le verifiche di quanto accaduto - ha aggiunto la fonte - ma posso dire che fra i fuggitivi vi sono militanti talebani e criminali comuni». L'operazione è stata rivendicata dal portavoce degli insorti Zabihullah Mujahid. In un comunicato i talebani hanno precisato che «l'attacco coordinato è stato realizzato da dieci kamikaze, di cui tre sono morti, e da decine di altri militanti che dopo alcune ore di scontri hanno sopraffatto la resistenza delle forze di sicurezza entrando nella prigione». Un responsabile della sicurezza afghano ha dichiarato ai media che almeno dieci soldati sono morti nel tentativo di impedire il blitz agli insorti. Da parte sua un giornalista locale ha confermato all'ANSA che la battaglia per il controllo della prigione « è durata tre ore, fra le 2 e le 5 locali». Nella sua rivendicazione Mujahid ha precisato che «i detenuti sono stati trasferiti in una zona sotto controllo dei talebani».

Almeno 148 dei 355 evasi la notte scorsa dal carcere centrale della provincia sud-orientale di Ghazni grazie ad un attacco dei talebani sono «elementi molto pericolosi per la sicurezza dell'Afghanistan». Lo hanno assicurato responsabili locali a Tolo Tv. Intanto, l'incidente è stato confermato dal ministero dell'Interno a Kabul. Un commando di insorti, ha reso noto un portavoce, ha attivato una carica esplosiva all'ingresso della prigione permettendo l'ingresso all'interno di numerosi militanti che hanno aperto le celle e permesso la fuga di 335 dei 436 detenuti presenti. Una caccia all'uomo organizzata dopo la fine dell'operazione, ufficialmente rivendicata dai talebani, non ha per il momento avuto alcun esito.

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