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Siria, ucciso leader terrorista ma rivendicano sia l'Isis che il regime

Secondo quanto riferisce su Twitter Rita Katz, responsabile del sito americano Site, lo Stato islamico ha rivendicato l'uccisione del leader qaedista, che sarebbe avvenuta ieri in un ospedale da campo

BEIRUT. Fayez al Falluji, un alto esponente del Fronte al Nusra, la branca siriana di Al Qaida, è stato ucciso nel sud del Paese. Ma il mistero regna sull'operazione,  perchè sia l'Isis, sia l'esercito siriano se ne sono assunti la paternità. Il governo di Damasco, intanto, ha attaccato duramente oggi l'inviato speciale dell'Onu, Staffan de Mistura, accusandolo di essere «non neutrale», dopo che ieri aveva criticato aspramente  il governo per i bombardamenti «devastanti» su Duma, alle porte della capitale, che avevano provocato domenica decine di vittime.

Al Falluji (letteralmente 'di Fallujà, città irachena nella provincia di Al Anbar) era conosciuto anche con il nome di Abu al Azz ed era considerato il responsabile della sicurezza dell'organizzazione qaedista a Daraa, nel sud della Siria, dove dal giugno scorso il Fronte al Nusra è all'offensiva insieme ad altri gruppi islamici nel tentativo di impadronirsi dell'intera regione confinante con la Giordania.

Secondo quanto riferisce su Twitter Rita Katz, responsabile del sito americano Site, lo Stato islamico ha rivendicato l'uccisione del leader qaedista, che sarebbe avvenuta ieri in un ospedale da campo. Quest'ultimo particolare è richiamato anche in una breve notizia dell'ong Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), secondo la quale «un importante responsabile della sicurezza di Al Nusra è stato ucciso da sconosciuti in un ospedale di Daraa».

L'agenzia governativa siriana Sana afferma invece che è stato l'esercito di Damasco ad uccidere l'esponente di Al Nusra, nell'ambito di una più ampia operazione che ha portato alla  morte anche di altri «leader di gruppi terroristi» a Daraa. Secondo questa fonte, Al Falluji è stato ucciso nel quartiere di  Al Balad, dove si nascondeva nelle vicinanze della moschea di Bilal al Habashi. Con lui sarebbe stato ucciso anche Mohammad  Shahada, comandante delle 'Brigate Medinà, un altro gruppo armato.

L'Isis e il Fronte al Nusra combattono tra di loro in Siria, oltre che contro le forze lealiste. Negli ultimi mesi l'organizzazione qaedista ha stretto alleanze con altre forze  jihadiste ostili allo Stato islamico, con le quali ha condotto un'offensiva che le ha portate ad impadronirsi in particolare di gran parte della provincia nord-occidentale di Idlib. Damasco oggi ha attaccato anche de Mistura, affermando che l'inviato dell'Onu «si affida a ciò che i nemici della Siria dicono sui media». «Speriamo - si aggiunge in una dichiarazione del ministero degli Esteri riferita dalla Sana - che egli condanni i bombardamenti compiuti dai gruppi terroristi su Aleppo, Lattakia e Daraa, le interruzioni di acqua e di energia elettrica degli stessi terroristi ad Aleppo e le azioni di Daesh (Isis, ndr), del Fronte al Nusra e di altri gruppi qaedisti».

Secondo l'Ondus almeno 96 persone erano morte domenica a Duma, controllata dai ribelli, in raid aerei che avevano colpito tra l'altro un mercato. «Un governo che colpisce mercati affollati da civili uccidendo quasi un centinaio dei propri cittadini è inaccettabile», aveva affermato de Mistura. Ieri sera, in una dichiarazione approvata all'unanimità, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha appoggiato l'operato di De Mistura, invitando «tutte le parti a impegnarsi veramente negli sforzi dell'inviato Onu».

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