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Fukushima, tre ex dirigenti accusati di negligenza professionale

TOKYO. Tre ex dirigenti di Tepco si avviano a rispondere di negligenza professionale con conseguente morte e lesioni: per la prima volta, secondo la tv pubblica Nhk, accuse penali individuali sono mosse sulla crisi nucleare di Fukushima di marzo 2011 coinvolgendo l'ex presidente Tsunehisa Katsumata e gli ex vice presidenti Sakae Muto e Ichiro Takekuro.

La svolta è maturata quando il Comitato per le inchieste della procura, un panel giudiziario indipendente formato da cittadini scelti con il sorteggio (una sorta di Grand Jury), ha votato ancora per l'incriminazione dell'ex presidente Katsumata (75 anni) e dei suoi ex vice Muto (65 anni) e Takekuro (69 anni).

Il parere sul rinvio a giudizio è maturato per la seconda volta contro la pubblica accusa, che aveva respinto la richiesta di formulazione degli addebiti contro i tre alti ex dirigenti, rendendo invece ora obbligatorio l'esercizio dell'azione penale, irrobustita dall'incriminazione.

Il Tribunale distrettuale di Tokyo, secondo la complessa procedura, dovrà indicare adesso tre
avvocati per avranno la funzione di pubblici ministeri.

A quasi quattro anni e mezzo dalla più grave crisi nucleare dopo quella di Cernobyl del 1986, con numerose inchieste fatte da commissioni governative o indipendenti, sono emersi oggi i
primi nomi chiamati a rispondere penalmente di una tragedia che vede ancora, tra le altre cose, circa 80.000 evacuati a causa della contaminazione radioattiva.

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