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Oltre 200 avvocati fermati in Cina per "attività criminali", 11 in carcere

PECHINO. Undici avvocati cinesi sono detenuti perchè sospettati di «attività criminali» e di 14 degli oltre 200 fermati e interrogati nei giorni scorsi dalla polizia si ignora la sorte. Lo afferma l'organizzazione umanitaria di Hong Kong China Human Rights Lawyers Group.

Willy Nee, esperto di Amnesty International per la Cina, ha precisato che almeno tre di loro - Xia Yang, Sui Muqing e Gou Hongguo - sono stati accusati di «incitamento a sovvertire il potere dello Stato», un reato che può essere punito con la reclusione fino a 15 anni.

Gli avvocati che sono stati arrestati, fermati o che semplicemente sono spariti negli ultimi sette giorni sono almeno 215, secondo fonti del dissenso.

«La scala e la severità» di questo giro di vite non hanno precedenti. Le autorià « sembrano voler distruggere la crescente rete di avvocati e attivisti per i diritti umani e diffondere il terrore tra coloro che sono pronti a battersi per quei diritti», ha aggiunto Nee.

Arresti e fermi sono avvenuti in almeno 20 città cinesi, secondo una mappa pubblicata oggi dal quotidiano South China Morning Post di Hong Kong.

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