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Tunisia, smantellata una cellula legata all'Isis

I presunti jihadisti arrestati sono stati trasferiti alla sede del nucleo antiterrorismo di Tunisi per essere interrogati

TUNISI. Unità di sicurezza tunisine hanno arrestato a Sfax, dopo un attento lavoro di intelligence, tre persone accusate di appartenere ad una cellula terroristica appena costituitasi, collegata allo Stato Islamico e composta di 6 unità, di cui 3 in fuga. I presunti jihadisti arrestati sono stati trasferiti alla sede del nucleo antiterrorismo di Tunisi per essere interrogati. Lo rivelano fonti di sicurezza tunisine.

Intanto, scattano, dopo la strage di turisti sulla spiaggia di Sousse, i primi provvedimenti del Ministero dell'Interno nell'ambito della catena di responsabilità in seno ai capi distretto della sicurezza. Nella tarda serata di ieri è stata ufficializzata la rimozione dei capi della sicurezza dei distretti di Sousse, Monastir e Kairouan. Una misura che era nell'aria, dopo le forti critiche che da più parti sono state mosse al dispositivo di sicurezza che, con la strage di Sousse, ha mostrato per intero le sue crepe.

A capo del distretto di Sousse è stato nominato Lotfi Achour, che sino a ieri deteneva lo stesso incarico al Kef. Un investigatore, Moez Laaouini, responsabile del commissariato del Bardo e di Bab Bhar, è stato nominato responsabile del distretto di Monastir. Un altro 'poliziotto', Salem El Hmadi, che dirigeva il commissariato di Mahdia, è stato designato per il delicatissimo ruolo di capo del distretto della sicurezza per Kairouan, città ritenuta un bastione dell'estremismo salafita.

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