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Donna attivista per i diritti umani assassinata in Pakistan

Secondo quanto riferisce DawnNews Tv, la donna è morta in ospedale a causa delle ferite gravi riportate dopo essere stata colpita da cinque proiettili al volto, collo e petto, mentre la madre, pure ferita gravemente, è sopravvissuta

KARACHI. Un'attivista pachistana per i diritti umani, Sabeen Mahmud, è stata uccisa a colpi di pistola a Karachi, nel Pakistan, poche ore dopo aver tenuto un seminario sulla politica nella provincia del Baluchistan. Secondo quanto riferisce la polizia, uomini armati hanno aperto il fuoco contro la giovane, 30 anni, mentre rientrava a casa insieme alla madre, rimasta ferita nell'agguato. Il premier pachistano, Nawaz Sharif, ha condannato il suo assassinio. Nessuna rivendicazione al momento per l'omicidio dell'attivista.

Secondo quanto riferisce DawnNews Tv, la donna è morta in ospedale a causa delle ferite gravi riportate dopo essere stata colpita da cinque proiettili al volto, collo e petto, mentre la madre, pure ferita gravemente, è sopravvissuta. Animatrice della ong T2F (The Second Floor), Sabeen Mahmud aveva tenuto un seminario che riguardava la situazione degli attivisti del Baluchistan, che spesso scompaiono nel nulla, e alla quale avevano partecipato giornalisti, operatori sociali, militanti per i diritti umani e il fondatore dell'associazione 'La voce delle persone scomparse del Baluchistan', Abdul Qadeer Baloch. Il premier Sharif ha chiesto alle autorità di realizzare una approfondita indagine e di presentargli i risultati il più presto possibile.

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