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Cina, liberato un geologo americano accusato di spionaggio

L'uomo è tornato nella sua abitazione, in Texas

PECHINO. Xue Feng, un geologo di origini cinesi ma con cittadinanza statunitense, arrestato nel 2007 con l'accusa di spionaggio industriale, è stato rilasciato dalle autorità cinesi ed è tornato nella sua abitazione a Houston, in Texas. Lo riferisce la Fondazione Dui Hua, organismo per la difesa dei diritti umani con base a San Francisco.  Il geologo era stato condannato per aver raccolto illegalmente dati sull'industria petrolifera cinese. Lavorava per la ditta di consulenza IHS Energy.

Xue, 50 anni, è stato rilasciato dalla Prigione Numero 2 di Pechino, con dieci mesi di anticipo per «buona condotta».  Nel 2007 era stato arrestato mentre stava negoziando, per conto della compagnia per cui lavorava, l'acquisto di un archivio dati di una industria petrolifera cinese. Nel 2010 , un tribunale cinese aveva confermato l'accusa di spionaggio industriale. L'uomo sarebbe già rientrato presso la sua famiglia , ad Houston in Texas, venerdì 3 aprile. Per ora mancano dichiarazioni ufficiali sulla sua liberazione; se confermata, non ci sarebbero più cittadini statunitensi imprigionati in Cina con l'accusa di carpire segreti di Stato.

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