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Nucleare, altri due reattori saranno smantellati in Giappone

Si tratta di unità costruite nel biennio 1974-75 e vecchie circa 40 anni, al limite del ciclo produttivo in base a quanto stabilito dalle norme sulla sicurezza fissate dal governo

TOKIO. Kyushu Electric e Chugoku Electric hanno deciso di decommissionare un reattore ciascuno, rispettivamente nelle centrali di Genkai (prefettura di Saga) e  di Shimane, nella omonima prefettura. Si tratta di unità costruite nel biennio 1974-75 e vecchie circa 40 anni, al limite del ciclo produttivo in base a quanto stabilito dalle norme sulla sicurezza fissate dal governo dopo la crisi di Fukushima.

La vita dei reattori, se ancora validi dal punto di vista tecnologico, può essere estesa per altri 20 anni ma solo se i gestori apportano specifici aggiornamenti alla sicurezza con forti investimenti. Ieri Kansai Electric Power e Japan Atomic Power hanno reso noto lo smantellamento di tre vecchi reattori. Le quattro utility dovranno notificare le loro intenzioni al ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria, verosimilmente già domani. Il numero di reattori in Giappone potenzialmente utilizzabili scende a 43 unità, tutte ferme per motivi di sicurezza a seguito dell'emergenza di Fukushima.

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