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Caso Nemtsov, Dadayev smentisce di aver confessato il delitto

Dadayev è uno dei cinque sospettati per l'uccisione di Nemtsov

MOSCA. Zaur Dadayev, uno dei cinque sospetti per l'omicidio di Boris Nemtsov, ha smentito di aver confessato il delitto: lo scrive il tabloid Moskovski Komsomolets riferendo di una visita, nel carcere Lefortovo di Mosca, a lui e ai suoi cugini Anzor e Shagid Gubashev (anche loro indagati) da parte della commissione pubblica di controllo dei diritti umani dei detenuti, di cui fa parte un giornalista del quotidiano. Anzor non ha parlato, mentre Shagid racconta che chi lo ha catturato lo ha picchiato e intimato di dichiararsi colpevole.

Intanto, il sito Lifenews, che vanta buone fonti nei servizi segreti, ha pubblicato in esclusiva alcuni video nei quali un uomo identificato come Tamerlan Eskerkhanov, uno dei cinque sospettati per l'omicidio Nemtsov, appare all' interno del night club moscovita 'Duran' alle 23.26, ossia cinque minuti prima del delitto. Un periodo di tempo che, secondo il sito, rende impossibile raggiungere dal locale il ponte antistante il Cremlino dove è stato ucciso l'oppositore (servono circa 15 minuti di auto). Secondo Lifenews, Eskerkanov, ripreso dalle telecamere del night club, stava lavorando come guardia del corpo di un vip, un certo Roman, non meglio identificato. Era stato lo stesso Eskerkanov a sostenere di avere un alibi per la sera dell'omicidio. Ma questo non esclude che possa aver partecipato alle fasi preparatorie dell'uccisione.

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