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I genitori del giornalista Usa ucciso: "Lasciati soli dallo Stato"

I genitori di John Foley lamentano di essere stati abbandonati dal governo americano durante la lunga prigionia del figlio

TUCSON. I genitori di John Foley, il primo cittadino statunitense vittima dell'Isis, lamentano di essere stati abbandonati dal governo americano durante la lunga prigionia del figlio. E lo fanno a poche ore di distanza dalle rivelazioni sull'identità di Mohamed Emwazi, il boia più ricercato dell'Isis e assassino dello stesso Foley.

Diane e John Foley hanno parlato davanti a un vasto pubblico all'università dell'Arizona. Al dibattito hanno partecipato anche Terry Anderson, l'ex direttore regionale dell'Associated Press prigioniero della Jihad Islamica in Libano dal 1985 al 1991, e David McGraw, rappresentante legale del New York Times.

I genitori di Foley hanno denunciato che il governo li ha ignorati e non aiutati mentre il loro figlio John, giornalista freelance, era tenuto prigioniero. Foley era stato rapito in Siria nel 2012 e ucciso nel 2014.

Terry Anderson, che ora insegna all'università della Florida, ha detto che il giornalismo è importantissimo per la democrazia e in particolare i giornalisti freelance affrontano situazioni pericolose.

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