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Isis, Site: nuovo video mostra pilota giordano ostaggio dei jihadisti arso vivo

NEW YORK. Un nuovo video dell'Isis, postato su Site, mostrerebbe il pilota giordano ostaggio dei jihadisti bruciato vivo. Lo riferisce Rita Katz, direttrice di Site, via Twitter.

Le immagini mostrano l'ostaggio, vestito di arancione, con un ematoma sotto l'occhio destro mentre pronuncia alcune frasi, ripreso in primo piano con alle spalle uno sfondo nero su cui compaiono alcune bandiere dei Paesi della coalizione anti-Isis (tra cui Canada, Francia, Usa, Regno Unito, Emirati arabi e Giordania).

In una seconda sequenza si vede poi il pilota giordano in piedi davanti a un gruppo di miliziani armati schierati col volto scoperto e in tuta mimetica. Nell'ultima sequenza si vede l'ostaggio in una gabbia col fuoco che avanza e lo
circonda. In particolare, prima sarebbe stato bruciato vivo in una gabbia, poi sepolto da un bulldozer sotto le macerie. Queste le immagini della morte del pilota giordano nel video dell'Isis, che poco prima, nello stesso filmato, aveva mostrato i corpi carbonizzati di vittime di bombardamenti aerei della Coalizione internazionale.

Ad appiccare il fuoco con una torcia ad una striscia di benzina che poi si propaga alla gabbia ed investe il pilota è un «emiro (comandante) di una regione dello Stato islamico colpita» dai bombardamenti, afferma una voce fuori campo. L'uomo, come altri miliziani armati che lo attorniano, indossa una mimetica color kaki e ha il viso coperto. Non è quindi vestito di nero, come il boia che ha decapitato gli ostaggi americani, britannici e il giornalista
giapponese Kenji Goto. Il prigioniero, invece, indossa l'ormai tristemente famosa tuta arancione dei detenuti di Guantanamo e degli altri ostaggi dello Stato islamico finora uccisi, che questa volta è imbevuta di benzina. Nelle immagini precedenti, il pilota giordano viene fatto vedere mentre cammina apparentemente tra le macerie di una località colpita dai bombardamenti della Coalizione a guida americana.

La Giordania ha fatto sapere che il pilota sarebbe stato ucciso il 3 gennaio, da qui il rifiuto dell'Isis di fornire la prova che fosse vivo.. Lo riferisce la Bbc citando la tv giordana.

La comunità di intelligence degli Stati Uniti sta lavorando per confermare l'autenticità del video. Lo ha reso noto la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca Bernadette Meehan. Gli Usa, ha detto, «condannano con forza le azioni dell'Isis» e esprimono «solidarietà al governo della Giordania e al popolo giordano». Il video dell'uccisione del pilota giordano, la cui autenticità non è ancora stata dimostrata, è un'indicazione della «brutalita» dell'Isis e rafforza la «nostra determinazione» a sconfiggere l'Isis. Lo afferma il presidente americano, Barack Obama

Intanto, lo Stato islamico (Isis) ha posto una taglia su oltre 50 piloti giordani che, secondo i jihadisti, partecipano ai raid della Coalizione internazionale anti-Isis, pubblicando, nel video che ritrae la macabra uccisione del tenente Muaz Kassasbe, la lista dettagliata delle loro generalità, dei gradi militari e delle località da cui vengono.

 

 

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