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Minacce di arresto alla moglie di Clooney, Egitto: "Voci infondate"

Amal Alamuddin è l'avvocato di uno dei tre giornalisti di Al Jazeera in carcere al Cairo. La moglie dell'attore ha criticato il sistema giudiziario egiziano e il Guardian ha parlato di possibili minacce di arresto per il legale

LONDRA. Il ministero dell'Interno egiziano smentisce di aver vietato l'ingresso nel Paese ad Amal Alamuddin Clooney, moglie della star americana e legale di uno dei tre giornalisti di Al Jazeera in carcere al Cairo. Lo riportano i media egiziani. Due giorni fa Alamuddin aveva raccontato al Guardian di essere stata minacciata di arresto in Egitto per aver criticato il sistema giudiziario egiziano, a suo dire troppo influenzato dal governo. Il ministero dell'Interno ha definito «del tutto infondate» le notizie del divieto di ingresso per l'avvocato riportate dai media locali, aggiungendo che Alamuddin può entrare in Egitto «quando vuole».

Ha rischiato di essere arrestata dalle autorità egiziane Amal Alamuddin, la moglie di George Clooney, che difende uno dei tre giornalisti di Al Jazeera processati al Cairo. È quanto si è letto sul sito del Guardian nei giorni scorsi, secondo cui a scatenare la reazione dei magistrati erano state le dure critiche di Alamuddin alle «falle» del sistema legale egiziano in un rapporto del febbraio 2014.  Nel documento, stilato dalla signora Clooney prima di ricevere l'incarico per la difesa di uno dei giornalisti, veniva messa in dubbio l'indipendenza della magistratura, troppo influenzata dal governo. Erano state le stesse autorità del Cairo a minacciare di arresto l'avvocato che era intenzionata a presentare il rapporto al Cairo. L'episodio è stato raccontato da Alamuddin in una intervista al Guardian.

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