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Terrore a Sydney, ostaggi sequestrati in una cioccolateria: rilasciati in cinque

Nell'edificio avrebbe agito un solo uomo armato. Ma attualmente non si sa il numero preciso delle persone sequestrate. Liberati in cinque

 SYDNEY. Alcune persone sono detenute in ostaggio in una caffetteria a Sydney. Nel locale è stata esposta una bandiera islamica. Non si sa ancora quante siano le persone tenute in ostaggio nella cioccolateria Lindt di Sydney.

Il locale è circondato dalla polizia, e una bandiera islamica nera è visibile a una finestra, secondo quanto riferito dai media e da testimoni. Martin Place, una piazza del quartiere degli affari di Sydney, è stata chiusa alla circolazione, e numerosi poliziotti hanno circondato la cioccolateria.

Anche le immagini televisive hanno mostrato una bandiera nera con scritte islamiche in bianco esposta a una finestra.

Patrick Byrne, un produttore della catena televisiva Channel Seven, la cui redazione è situata di fronte alla cioccolateria, ha detto che i dipendenti dell'emittente hanno visto la cattura degli ostaggi svolgersi sotto i loro occhi. «Ci siamo precipitati alla finestra e abbiamo avuto la visione scioccante e agghiacciante di persone alzare le mani di fronte ai vetri del locale» hanno detto alla Australian Broadcasting Corporation.

Sono circa 40-50 le persone tenute in ostaggio nella cioccolateria della Lindt presa d'assalto da un uomo armato: lo ha detto l'amministratore delegato della Lindt Australia, Steve Loane, secondo quanto scrive la Bbc online.

Secondo le informazioni più aggiornate, ha detto il manager, «ci sono quaranta o cinquanta persone tra clienti e dipendenti. Questa è una cifra approssimativa». Sempre secondo Loane i dipendenti del locale sono 10.

«Posso confermare che c'è un solo uomo armato nell'edificio che detiene un numero imprecisato di ostaggi» ha dichiarato il capo della polizia dello stato del Nuovo Galles del sud Andrew Scipione.

È stata la polizia ad annunciare l'uscita delle tre persone dal bar, aggiungendo che le persone stesse non sembrano ferite.  «Tre persone sono attualmente uscite dall'edificio di Martin Place» ha dichiarato il capo aggiunto della polizia dello Stato del Nuovo Galles del sud, Catherine Burn.

«La prima cosa che ci apprestiamo a verificare è che stiano bene. Poi lavoreremo con queste persone per ottenere delle informazioni».

Le immagini della tv hanno mostrato il drappo nero con la scritta in caratteri arabi, fissato da alcuni ostaggi su una finestra dell'edificio. La scritta sembra riprodurre la shahada, vale a dire la professione di fede musulmana: «Non c'è Dio che Allah e Maometto è il suo profeta».

Altri due ostaggi sono usciti dalla cioccolateria della Lindt a Sydney, dove un uomo armato tiene in ostaggio diverse persone: lo scrive il quotidiano nazionale australiano The Australian. Finora sono cinque le persone uscite dal locale, tre uomini e due donne.

Non è chiaro a questo punto se i cinque ostaggi usciti dal bar siano stati liberati dall'uomo armato oppure se siano riusciti a fuggire. «La prima cosa che faremo è verificare se queste persone stanno bene», ha detto il vice capo della polizia del Nuovo Galles del Sud, Catherine Burn. «Lavoreremo con queste persone per ottenere maggiori informazioni», ha proseguito riferendosi alle cinque persone uscite dal bar.

I negoziatori della polizia «sono in contatto con l'uomo armato che si trova nel bar, ma per il momento non conoscono i motivi del suo gesto, ha aggiunto Burn, spiegando che non si conosce il numero esatto degli ostaggi ma che è inferiore a 30.

Una delle persone liberate dalla caffetteria è stata portata in ospedale. Lo rendono noto fonti sanitarie dello stato, secondo quanto riferisce la Abcnews.

 L'uomo che tiene in ostaggio numerose persone in un caffè di Sydney ha chiesto alla polizia una bandiera dello Stato Islamico in cambio della liberazione di alcuni ostaggi: lo scrive il The Sydney Morning Herald, che cita un esponente della comunità musulmana. L'uomo ha esposto una bandiera islamica che non sarebbe però la bandiera dell'Isis.

Il sequestratore avrebbe piazzato due bombe nel locale e altre due all'esterno: lo hanno detto alcuni ostaggi a Channel 10. Due radio locali e due tv hanno ricevuto telefonate da persone sequestrate nella cioccolateria che hanno detto di chiamare per conto dell'uomo.

 

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