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Stati Uniti, ok a compromesso per finanziare il governo fino a 2015

Il documento evita al Paese il cosiddetto "shutdown", ovvero il blocco delle attività amministrative

NEW YORK. Il Senato approva il compromesso per finanziare il governo fino al 2015. E gli Stati Uniti evitano definitivamente lo shutdown, ovvero il blocco delle attività amministrative. Il testo ora è alla firma del presidente americano, Barack Obama, per diventare legge. La misura, approvata con 56 voti a favore e 40 contrari, è stata votata in una inconsueta seduta di sabato del Senato, dopo l'ostruzionismo di un piccolo gruppo di repubblicani conservatori guidati dal senatore dei Tea Party Ted Cruz, che si sono opposti ai fondi per l'immigrazione.

Il provvedimento prevede finanziamenti per il Dipartimento della Sicurezza nazionale fino a febbraio, rimandando di fatto il dibattito sull'immigrazione al prossimo anno con il Congresso a maggioranza repubblicana.  Il testo è stato approvato dal Senato a maggioranza democratica con 31 voti democratici, un indipendente e 24 voti repubblicani, mentre 21 democratici, un indipendente e 18 repubblicani hanno votato contro. Al voto si è arrivati dopo una maratona iniziata alle 12 e durata otto ore prima che venisse raggiunto un accordo per esprimersi sul testo. E ha mostrato le divisioni fra i repubblicani sulla strategia da seguire.

Al Senato la strada si è rivelata in salita come alla Camera per il compromesso, ritenuto un «regalo» a Wall Street offrendo garanzie federali sullo scambio dei derivati.  La tensione sul compromesso è un'anteprima della prossima campagna per il 2016. Obama ha indicato che firmerà il provvedimento, che ha sostenuto nonostante le riserve anche a fronte dell'opposizione del suo partito, contrario all'allentamento della riforma di Wall Street.

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