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Hong Kong, via le barricate: la polizia arresta manifestanti pro-democrazia

Il presidio al centro della città. Gli agenti hanno agito dopo i ripetuti ultimatum a sgomberare la strada

HONG KONG. La polizia di Hong Kong, dopo il suo ultimatum alle centinaia di persone che ancora occupavano parte della strada ad Admiralty - nel centro della metropoli - ha cominciato ad arrestare i manifestanti rimasti sul luogo delle proteste. Un centinaio di manifestanti, tra cui alcuni dirigenti del locale Partito Democratico come Albert Ho ed Emily Lau sono rimasti seduti per terra nonostante i ripetuti ultimatum lanciati dalla polizia.

Gli agenti hanno cominciato a fermare alcuni dei giovani che partecipano alla protesta. Lo sgombero delle zone occupate da oltre due mesi dai manifestanti pro-democrazia è stato ordinato dalla magistratura di Hong Kong. Le proteste che hanno bloccato il centro dell'ex-colonia britannica hanno l'obiettivo di ottenere che il capo del governo locale e il Parlamento vengano eletti col suffragio universale, senza alcuna limitazione.

Nelle ore precedenti erano cominciate le operazioni di sgombero dell'ultimo presidio dei manifestanti pro-democrazia che negli ultimi due mesi hanno dato via all'occupazione di alcune strade del centro. Manifestanti e membri dei partiti democratici osservano gli ufficiali e gli operai che stanno rimuovendo le barricate dal presidio di Admiralty, l'ultimo rimasto in piedi. Il deputato dell'opposizione Leung Kwok-hung ha affermato che il movimento «non ha fallito», perchè «ha portato ad un nuovo livello il progresso politico di Hong Kong».

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