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Bulgaria verso il voto, ma è alto il rischio di ingovernabilità

Conservatori favoriti, ma improbabile che dalle urne esca una maggioranza netta e compatta

SOFIA. Oggi è il giorno del silenzio elettorale in Bulgaria in vista delle elezioni parlamentari anticipate che si svolgeranno domani in 11.633 sezioni elettorali di 264 comuni. I seggi resteranno aperti dalle 6 alle 19 locali (5-18 in Italia). La legge proibisce che alla vigilia del voto si faccia propaganda elettorale sotto qualsiasi forma.

Non è permessa nemmeno la pubblicazione di sondaggi di agenzie demoscopiche sull'esito delle elezioni. La campagna elettorale si è chiusa ieri, ma i principali partiti hanno annullato i comizi finali per via del lutto nazionale proclamato dal governo in memoria delle 15 vittime delle esplosioni accidentali di tre giorni fa in una fabbrica di munizioni a Gorni Lom (nord). Domani alle urne sono chiamati poco più di 6,8 milioni di elettori su una popolazione di circa 7,5 milioni di abitanti.

Scenderanno in campo 18 partiti e sette coalizioni che si contenderanno i 240 seggi del parlamento unicamerale di Sofia, per accedere al quale è previsto uno sbarramento al 4%. Secondo le ultime stime, l'affluenza alle urne potrebbe attestarsi al massimo al 55%. Il favorito nei sondaggi è il partito conservatore Gerb dell'ex premier Boyko Borissov, che però ha poche probabilità di raccogliere i voti sufficienti per ottenere la maggioranza in parlamento.

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