PALERMO. Il peschereccio mazarese «Cartagine», sequestrato lo scorso 20 settembre nelle acque del «Mammellone» da una motovedetta tunisina, potrà lasciare il porto di Sfax dietro pagamento di un'ammenda di 21.000 euro. A comunicarlo è il presidente del Distretto produttivo della Pesca di Mazara del Vallo, Giovanni Tumbiolo, informato dall'ambasciatore italiano in Tunisia Raimondo De Cardona. «I sequestri dei pescherecci - ha sottolineato Tumbiolo - creano gravi danni economici e finanziari a tutta la filiera ittica e rischiano di mettere definitivamente in ginocchio il settore della pesca siciliana e mazarese in particolare. È bene puntualizzare che nel 50% dei casi avvengono senza nessuna particolare motivazione, in quanto vengono consumati in acque internazionali». «Il danno della cosiddetta guerra del pesce - aggiunge - che dura ininterrottamente da 50 anni è stimato in 90 milioni di euro tutti a carico della fragile economia ittica siciliana. Il vero problema è che non sono stati chiaramente definiti i limiti e confini ed i conseguenti diritti reciproci. Il principale responsabile è l'Unione Europea».
Peschereccio mazarese sequestrato: potrà lasciare Tunisia se paga multa
Tumiolo,presidente distretto Mazara, condannato a pagare 21mula
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