Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Siria, Obama aumenta i controlli nel Mediterraneo

NEW YORK. Un fine settimana di lavoro per il presidente americano Barack Obama che incontrerà i suoi consiglieri alla sicurezza per discutere sulle opzioni americane, inclusa un'azione militare, contro il governo siriano, accusato di aver usato armi chimiche contro i civili. E in attesa di determinare se le armi sono state usate e attendere una conseguente decisione di Obama, gli Usa intensificano la loro presenza navale nel Mediterraneo per essere pronti a ogni evenienza.
“Il Dipartimento della Difesa ha la responsabilità di offrire al presidente opzioni per tutte le emergenze, e questo richiede il posizionamento delle forze e degli asset per attuare le differenti opzioni, qualunque sia quella che il presidente potrebbe scegliere” afferma il segretario alla Difesa, Chuck Hagel, sottolineando che il pentagono ha presentato venerdì a Obama le opzioni militari e suggerito il riposizionamento delle forze per una possibile azione. Gli Stati Uniti - mette in evidenza Hagel – “detemineranno a breve” cosa è accaduto in Siria. L'uso di armi chimiche non e' ancora stato stabilito con certezza anche se - secondo indiscrezioni riportate dalla stampa americana citando fonti europee e statunitensi - le indicazioni preliminari delle agenzie di intelligence sembrerebbero confermane l'uso. Agli incontri in programma nelle prossime ore alla Casa Bianca dovrebbe partecipare anche il generale Martin Dempsey, capo degli Stati Maggiori delle forze armate americane, chiamato - secondo quanto riporta la Cbs - a presentare le opzioni militari.
Il generale Dempsey nei giorni scorsi ha espresso le proprie perplessità su un eventuale intervento militare perché ritiene che i ribelli non appoggino gli interessi americani. I consiglieri alla sicurezza stanno esaminando - riporta il New York Times - il caso della guerra aerea in Kosovo, precedente che sembra somigliare a quello della Siria, nel caso in cui si optasse per un'azione senza il mandato dell'Onu. Con la Russia che probabilmente opporrebbe il proprio veto in consiglio di sicurezza sulla Siria, Obama potrebbe valutare di bypassare l'Onu. Il Kosovo e' considerato un precedente ovvio perché come in Siria, sono stati uccisi civili e la Russia aveva legami di lunga durata con le autorità del governo accusate degli abusi.

Caricamento commenti

Commenta la notizia