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Film su Maometto, Islam in rivolta A Tunisi diplomatici Usa in fuga

Dopo aver preso il via in Egitto e in Libia, le proteste si sono diffuse in tutta il mondo musulmano. In Sudan tre manifestanti morti. In Tunisia spari ad altezza d’uomo

TUNISI. Tensione altissima in tutto l’Islam. Dopo aver preso il via in Egitto e in Libia, le proteste per il film su Maometto, ritenuto blasfemo, si sono diffuse in tutta il mondo musulmano. Nel mirino anche le sedi diplomatiche dei paesi dell'Ue. Manifestanti hanno fatto irruzione nella sede dell'ambasciata tedesca a Khartum e vi hanno issato la bandiera islamista.  Attaccata anche l'ambasciata britannica. Sul posto è intervenuta la polizia che ha cercato di allontanare circa 5.000 manifestanti con il lancio di lacrimogeni



TUNISIA. A Tunisi occupata l'ambasciata di Washington che è stata evacuata e le forze dell'ordine hanno sparato ad altezza uomo. I diplomatici Usa sono stati costretti ad abbandonare il paese. Tra i dimostranti ci sarebbero cinque feriti.


LIBANO. Un morto e 25 feriti il bilancio delle violente proteste scoppiate a Tripoli, mentre fiamme sono state viste da testimoni davanti all'ambasciata tedesca in Sudan. I dimostranti hanno anche infranto i vetri delle finestre dell'ambasciata.



SUDAN. Sono almeno tre i manifestanti morti oggi durante gli scontri seguiti a una manifestazione contro il film anti-Islam vicino all'ambasciata Usa a Khartoum in Sudan. Lo ha riferito su Twitter il corrispondente della rete satellitare Al Arabiya.


EGITTO. Il corpo di un giovane manifestante sulla ventina d'anni è stato trovato poco fa nei pressi della moschea Omar Makram, sulla strada fra l'ambasciata Usa e piazza Tahrir. Lo riferisce una fonte degli Interni, secondo la quale il corpo mostra segni di arma da fuoco.



GLI USA. L'amministrazione Obama ritiene le violenze esplose nel mondo arabo contro gli Usa "inaccettabili". "Gli Stati Uniti sono impegnati a sostenere nella regione araba una transizione non violenta verso la democrazia e il riconoscimento dei diritti civili a tutta la popolazione e a tutte le minoranza", afferma il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney.

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