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La presa di Tripoli, Gheddafi ancora in Libia

Ecco le fasi della rivoluzione. Il rais potrebbe essere nel bunker di Bab al-Aziziya rimasto inviolato

ROMA. Dalla presa di Zawiah alla Piazza Verde gremita di bandiere della rivoluzione: in poco più di 36 ore Tripoli, il cuore del regime di Muammar Gheddafi, è caduta nelle mani dei ribelli. La loro avanzata verso la capitale è stata rapida, l'opposizione lealista inconcludente. Ma resistono sacche di resistenza pro-Gheddafi mentre il bunker di Bab al-Aziziya, dove il rais potrebbe essersi asserragliato, rimane ancora inviolato.  

   * SABATO, 20 AGOSTO
   - Pomeriggio: i ribelli avanzano rapidamente verso Tripoli. Zawiah, Zlitan, Gariyan sono nelle mani delle truppe di Bengasi, che annunciano anche la presa dell'aeroporto internazionale.
   - Ore 22: a Tajoura, sobborgo orientale a 30 km dal centro di Tripoli, infuria la battaglia. Folle di oppositori scendono in strada e in città si odono esplosioni, spari e tiri di contraerea.
   * DOMENICA, 21 AGOSTO  

   - Ore 2: a Bengasi migliaia di persone festeggiano il sollevamento di Tripoli. Con l'inizio degli scontri è scattata "l'ora zero" della rivoluzione.  
   - Ore 12: Il portavoce del Cnt Ahmed Jibril conferma l'inizio dell'operazione 'Sirena' ('Alba della Sposa del Maré in arabo), condotta dal Cnt con il coinvolgimento della Nato.
   - Ore 14/16: il regime annuncia che migliaia di volontari sono scesi in campo per difendere Tripoli. Intanto gruppi di ribelli penetrano nella capitale via mare, dopo essere salpati dalla città di Misurata. La Nato bombarda il compound del rais
e l'aeroporto di Mitiga.
   - Ore 17: Tajoura è nelle mani dei ribelli, che annunciano di aver già catturato 100 militari lealisti. Nel vicino carcere di Maya, decine di detenuti anti-regime vengono liberati.
   - Ore 18: i ribelli prendono il controllo di una base militare a ovest della città. Era l'ultimo, grosso ostacolo prima dell'ingresso a Tripoli. Il Cnt annuncia che la capitale "sarà liberata da qui a domani". Colpi di arma leggera si odono nei pressi dell'Hotel Rixos, che ospita i giornalisti.
   - Ore 19: Gheddafi annuncia "ho paura che Tripoli brucerà" e chiede alla popolazione di liberarla. Ma da ovest altri gruppi dell'opposizione entrano nella capitale mentre le forze lealiste si ritirano verso Bab Al Aziziya.
   - Ore 22: i ribelli entrano nella Piazza Verde, cuore di Tripoli. Skynews diffonde le immagini della piazza gremita da una folla in giubilio e da bandiere rosso-nero-verdi, simbolo della rivoluzione. Le forze di sicurezza lealiste e la guardia
presidenziale del rais si arrendono ai ribelli.
   - Ore 23: Saif al-Islam, uno degli otto figli di Gheddafi, viene catturato. Poche ore dopo è la volta di Mohammad, il figlio maggiore, e Saadi, l'ex calciatore.

   - LUNEDI', 22 AGOSTO
   - Mattina: infuriano gli scontri nel centro di Tripoli, dove le truppe lealiste sono guidate da Khamis, uno dei figli del rais. Tank delle forze di Gheddafi presidiano il porto e l'area di Bab Al Aziziya, dove si continua a combattere.
   - Ore 16: i ribelli annunciano che presto tutta la città sarà nelle loro mani e prendono il controllo della Tv di Stato. I cecchini agli ordini del rais continuano a sparare, anche sui bambini. Secondo il regime i morti sono già 1300.
   - Ore 19: Mohammad, figlio maggiore del rais, viene liberato dai lealisti. Di Gheddafi, intanto, si sono perse le tracce e il suo bunker, per ora, rimane inviolato.

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