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L'ammissione di Obama: "Abbiamo fallito"

Il presidente degli Stati Uniti, in un discorso alla nazione, parla dell'attentato di Natale sfiorato sul volo Delta. "E' mancato il coordinamento, reagiremo e miglioreremo per il bene del paese"

Washington - Secondo il presidente americano Barack Obama il mancato attentato di Natale non è stato un fallimento di un solo individuo o una sola agenzia, ma di tutto il il sistema sicurezza. L'intelligence Usa, ha spiegato Obama in un discorso alla nazione, aveva tutte le informazioni necessarie per prevenirlo, ma l'analisi dei dati è fallita. Obama ha dichiarato di volersi assumere la responsabilità dei fallimenti del sistema sicurezza: ''La responsabilità finale è sempre del presidente'', ha detto. Il presidente Usa ha ordinato l'immediato rafforzamento del sistema delle liste dei sospetti terroristi.
Un sondaggio dice che il 79 per cento degli elettori teme un attacco in questo 2010, indice che la paura negli Stati Uniti è veramente a livelli di guarda. Solo dopo l'attentato alle torri gemelle dell'11 settembre 2001 c'era un pessimismo così diffuso. "Mi assumo la mia parte di responsabilità", gli ha risposto dietro la porta della Situation Room il consigliere per la sicurezza John Brennan, che poi ha esortato i capi dei servizi a "rimettere a posto il sistema": bisogna che tutto torni a funzionare "come il presidente vuole". Anche il capo di stato maggiore Mike Mullen ha invitato l'intelligence "a fare di più, contro questo incidente siamo andati di petto".

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