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Anche le t-shirt possono parlare Le scritte diventano un tormentone

In primavera è boom per la classica maglietta bianca, ma con alcune frasi ironiche e divertenti stampate. Un modo per esprimersi e raccontare qualcosa con originalità

PALERMO. Verba volant, scripta manent. L'antico proverbio latino, nel 2014 non può che trovare la sua massima affermazione. Niente più parole lasciate al vento, ma messaggi stampati ovunque, anche sulle t-shirt. La tendenza delle frasi incise sulle magliette è una moda che negli ultimi anni si è affermata sempre di più. Frasi ironiche e divertenti, delle vere e proprie t-shirt che parlano. Anche se la primavera 2014 sarà la stagione dei colori pastello, dalle tonalità delicate, romantiche e tenui, la classica t-shirt bianca non andrà in pensione, ma si vestirà di ironia con le scritte più originali da sfoggiare sul petto. Un modo per esprimere se stessi, raccontare qualcosa, ma con un pizzico di originalità. Abbinarle è semplice proprio perché stanno bene con tutto, dai jeans alle gonne a ruota o, addirittura, sotto una giacca nera per andare a lavoro, e molti brand le propongono anche in versione serale con applicazioni glamour, strass e perle.
È diventata subito celebre la t-shirt del brand Happiness «Senza t-shirt sono ancora meglio» indossata da Nicole Minetti a passeggio per il centro milanese, mentre fa sorridere la tee indossata da Ana Laura Ribas con la scritta «Vecchie si diventa, intelligenti no». Una frase contro la showgirl argentina Belen Rodriguez, che poche settimane fa aveva dato della «vecchia» all'ex velina brasiliana. Non poteva passare inosservata la querelle tra le due showgirl e il brand Made in Italy Tip&Top, che negli ultimi anni sta avendo un gran successo tra i vip italiani, ne ha subito realizzato una capsule collection.
Ha fatto della t-shirt stampata cavallo di battaglia, il brand palermitano John Breck che, in esclusiva per il capoluogo siciliano, ha lanciato due maglie con la scritta «Palermo - Plaza Ballarò» e «Palermo - Rue Vucciria». Una t-shirt bianca, una scritta nera e una corona e una collana di perle stampate. Una maglia che, nella sua semplicità, sta spopolando nel capoluogo siciliano. «Le nostre t-shirt sono pensate per esprimersi e dialogare. Il modello con lo slogan "Palermo" è stato pensato in maniera ironica - dichiara Marco Bonafè, mente creativa del brand creato insieme a Katia Lo Cicero - per portare la moda a Palermo, luogo dove se ne vede molto poca e se ne fa anche meno. Dissacrando i quartieri popolari della città dove oggi nascono energie nuove e diventano luogo di incontro per i giovani palermitani, abbiamo visto spopolare queste tshirt per quel bel senso di appartenenza originario della nostra terra, nonostante tutte le difficoltà che si possano vivere da palermitani».
«Dirlo direttamente con l'abito che si indossa è diventata mania - dichiara Marco Furceri, titolare del negozio Egò di via Mario Rapisardi, 68 a Palermo - ed è un fenomeno che non accenna a diminuire. Le vendite delle tee con le scritte sono un vero must e in negozio siamo già al secondo riassortimento. I due brand del momento sono Tip&Top e John Breck. Qualità, ironia, originalità e made in Italy sono le caratteristiche ricercate dalle ragazze per delle t-shirt uniche nel loro genere. Sicuramente - conclude Furceri - le tee Ballarò e Vucciria sono le più apprezzate perché mostrano l'attaccamento alla nostra terra».

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