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L'annuncio di Pitti: "La crisi? Finita"

Secondo Marzotto e i dati presentati da Michele Tronconi, i bilanci delle aziende della moda made in Italy sono migliori rispetto alle attese. "Ma attenzione - dicono - ce la siamo vista brutta..."

tiIl mondo della moda sembra poter finalmente tirare un sospiro di sollievo perché “la crisi è finita”. Ad averlo annunciato ieri, in apertura di Pitti Uomo a Firenze, è stato Gaetano Marzotto e alle sue parole hanno fatto seguito i dati presentati da Michele Tronconi di SMI (Sistema Moda Italia) sui bilanci preconsuntivi delle aziende che gli fanno capo: 12% in meno di produzione e una perdita del 6% di posti di lavoro. Cifre che fanno pensare che poteva andare decisamente peggio. Ma già i mesi di novembre e dicembre avevano dato la sensazione che il mercato si stesse riprendendo: la gente ha comprato qualcosa e l’economia ha ricominciato a girare. In quel di Firenze, però, l’ottimismo di Marzotto e Tronconi non sembra essere condiviso da tutti gli imprenditori e designer che, fino al 15 gennaio, esporranno le loro creazioni nel salone internazionale dell'abbigliamento per l'uomo più grande e prestigioso del mondo: “"La crisi c'é stata, eccome – ha detto Alessandro Battagli, titolare di A.Moda che produce il marchio americano Everlast –. Noi chiuderemo il 2009 con un calo dell'11%. Abbiamo perso 2,5 milioni di euro. La gente veste come vive, certi errori d'investimenti su pubblicità e altri sprechi non si possono più fare". E’ Lapo Elkann, presente a Pitti Uomo con la sua collezione Italia Indipendet, a spiegare come fronteggiare il difficile periodo di crisi che si sta vivendo: “Abbiamo reagito investendo, raddoppiando il numero dei prodotti e puntando sulla qualità” ha dichiarato, mentre Maurizio Romiti, presidente del Cappellificio Cervo, ha spiegato: “Non abbiamo investito nella moda, ma nell'arte, nella tradizione”. E proprio Romiti, che ha acquisito la proprietà dell’azienda per il 50,3% dalla sua famiglia e che ha portato ad un aumento di capitale di 55 mila euro, punta a qualcosa di nuovo. Se fino ad ora, infatti, il Cappellificio Cervo, fondato nel 1862 e titolare dei marchi Barbisio, Cervo e Bantam, ha prodotto per griffe come Hermes e Loro Piana, adesso Romiti vuole indirizzare tutto sui marchi propri ed in particolare su Barbisio (il brand più antico che vanta tra i suoi clienti anche il Papa ndr). “Ci vorranno altri sei mesi di prudenza” ha concluso Romiti. Voce fuori dal coro, infine, quella di Cuccinelli, il cui fatturato è aumentato del 30% nel biennio 2008/2009.

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