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Sicilia e Sardegna insieme in cucina, si conclude "Terre di Villanovaforru"

Parte da “Terre di Villanovaforru” la collaborazione enogastronomica tra Sardegna e Sicilia per valorizzare le piccole realtà locali. La terza edizione della manifestazione svoltasi lo scorso fine settimana a Villanovaforru in Sardegna ha visto il confronto tra il piccolo comune sardo ed i Monti Iblei, due zone molto simili come territori e prodotti della terra.

Una due giorni di laboratori, dibattiti, musica e degustazioni, che hanno visto due isole incontrarsi e l’avvio di una collaborazione per sostenere le buone pratiche legate alla promozione e valorizzazione dei prodotti di eccellenza delle piccole realtà locali, superando così la visione classica dei singoli eventi di promozione enogastronomica che, anche quando sono di alto livello, hanno un inizio e una fine.

Terre di Villanovaforru, organizzata dal comune e dall’Accademia Casa Puddu, ha ospitato diversi chef i quali hanno saputo esaltare la propria cucina impiegando le materie prime della Marmilla e dei Monti Iblei. A rappresentare la Sicilia c’era lo chef Andrea Alì di Palazzolo Acreide e con lui alcuni degli chef dell’associazione Vicoli&Sapori, ossia Paolo Didomenico, Calogero Maltese e Max Iacono.

Insieme hanno raccontato la bontà del proprio territorio ad iniziare dalla salsiccia di Palazzolo Acreide presidio Slow Food, per non parlare poi della ricotta iblea sino al tartufo e all’olio extravergine, testimoniando allo stesso tempo l’impegno che l’associazione mette costantemente nella promozione del proprio territorio rappresentando un modello virtuoso per lo sviluppo locale.

“Le nostre realtà – ha sottolineato il primo cittadino di Villanovaforru, Maurizio Onnis - anche se piccole hanno tanto da proporre in termini di eccellenze dei prodotti del territorio e riscoperta di antiche ricette dai gusti quasi dimenticati. Creare sviluppo ed evitare lo spopolamento significa anche far sì che i giovani possano avere possibilità di occupazione partendo proprio dalle produzioni locali e dalla loro valorizzazione”.

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