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Dirigenti alla Regione, di scandalo in scandalo: fino a quando?

Riesplode lo scandalo dei dirigenti della Regione siciliana. Una vergogna che, come un fiume carsico, appare e scompare in base alle circostanze. Il dato aritmetico è noto: la Sicilia ha 1.800 responsabili di struttura contro i 226 della Lombardia. Non c’è solo la vergognosa differenza di organico (20 mila contro poco più di 4.000) ma anche l’inefficienza: a Palermo un capo ogni nove dipendenti. A Milano uno ogni sedici.

A rilanciare il tema sono il Presidente Crocetta e la Corte dei Conti. Il capo della giunta fa sapere, in una intervista a questo giornale, che ci sono almeno 400 dirigenti privi di una reale funzione. Vuol dire che hanno una delega piuttosto fumosa cui, comunque, non corrisponde nessuna struttura. In genere ricevono incarichi di analisi e di studio. Praticamente il nulla. Potrebbero essere destinati ad altri incarichi ma i melmosi meccanismi di funzionamento della burocrazia rendono i passaggi molto vaghi. In breve, secondo Crocetta, riorganizzando gli uffici, si potrebbero risparmiare almeno otto milioni l’anno.

La Corte dei Conti dal canto suo ha puntato più volte il dito contro l’eccessiva proliferazione degli uffici che naturalmente conduce ad un eccesso di dirigenti. Crocetta sostiene che su settecento poltrone, il 30% potrebbero essere abolite o accorpate. Ma che l'Ars glielo ha impedito.

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