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I Cinquestelle e la rinuncia alle auto blu

Il caso Venturino a Sigonella. Il problema è utilizzare i mezzi di servizio per scopi privati? Giusto, ma bisogna dirlo con chiarezza per evitare inconvenienti

Su www.gds.it i lettori commentano gli «Appunti» di martedì scorso. Scrivevo di Antonio Venturino, vice presidente dell’Ars, che si recava a Sigonella con l’auto di servizio, suscitando ingiustamente scandalo. Nino puntualizza: il problema non è utilizzare le auto di servizio quando serve, ma utilizzarla «per la moglie, per i figli, per le vacanze, per i fatti propri e via cosi». Ha ragione. Lo sostenevo anch'io. Ma nel comunicare la rinuncia, Venturino poteva meglio precisare per evitare l'inconveniente paventato da Pietro Nenni: «A esser puri c’è sempre uno più puro che ti epura». La citazione non è piaciuta a Tommaso Cynic: «Pepi è un mito solo a lui poteva venire in mente di scomodare Nenni per una non notizia». Per il «mito» ringrazio. Quanto al resto il fatto era nei titoli di tutti i giornali. Per replicare interveniva lo stesso Beppe Grillo. Sbagliavamo tutti? Se le notizie non piacciono, basta dirlo. Perché rimuoverle?
Scrivevo pure dei partiti «senza pudore» perché lasciano il paese nello stallo, senza governo, proponendo e ripetendo le stesse formule impossibili. Su questo sono d’accordo in molti. E Maurizio nutre fiducia nel corso delle cose. Scrive: «La natura è più intelligente dei partiti, risolverà il problema, chi troppo vuole nulla ottiene». Sicuro? Blaise Pascal che essendo filosofo, fisico e teologo insieme, dell’argomento si intendeva, diceva che «la natura ha delle perfezioni per dimostrare che essa è l’immagine di Dio». Ma pure «dei difetti per mostrare che ne è solo un’immagine».

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