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Palermo, città in mano agli abusi

C’è un’emergenza di cui non si parla: gli abusi. In pochi giorni la trasmissione «Ditelo a Rgs» si è occupata delle case popolari occupate senza diritto allo Zen e altrove, delle discariche a cielo aperto create da chi getta i rifiuti dove capita, dei mercatini-trappola frutto dell’invasione delle bancarelle di chi non è in regola. E ieri degli immobili devastati in un quartiere di periferia come Borgo Nuovo. Nonché della mancata sicurezza, problema sentito da chi ha le prostitute sotto casa, oppure deve resistere alle pretese dei posteggiatori, o ancora all’assalto dei lavavetri ai semafori.


C’è un problema di controllo del territorio da risolvere. E di corretto rapporto tra l’amministrazione e il cittadino. Quest’ultimo, nel «far west» in cui si trova a vivere, spesso crede di non avere altra scelta che applicare la legge del più forte. È stata invocata nelle settimane scorse, con riferimento alle discariche e ai mercatini, un’azione congiunta di tutte le forze dell’ordine. È stato assicurato, almeno per le località balneari, un impegno massiccio per regalare un’estate più serena ai cittadini e ai turisti. Provvedimenti utili. Ma che non basteranno, se le istituzioni non garantiranno un presidio della città anche da parte degli uffici. Gli asili in costruzione di Borgo Nuovo sono stati presi d’assalto quando non erano in corso i lavori e nessuno si era preoccupato di impedire l’irruzione dei vandali. Lo «scheletro» scoperto ieri mattina dal camper del Giornale di Sicilia in via Bronte è abbandonato da oltre trent’anni. Insomma, c’è un problema di scarsa efficienza. Quando uno spazio non è presidiato dalla pubblica amministrazione, il vuoto viene colmato dall’abuso.

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